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11 ottobre. Roma gourmet invitata al Convegno sul peperone tipico di Voghera

Un Convegno dedicato alla riscoperta di un pregiato prodotto del territorio vogherese è stato l’occasione per illustrare il progetto Assaggi di Teatro fuori dai confini capitolini. Relatori al Convegno intitolato “Il peperone di Voghera: prospettive per il futuro”: Prof. Luigi Toscani Preside ITAS “Gallini”; Prof. Pier Luigi Megassini, Presidente Ass. di Tutela e Valorizzazione del peperone di Voghera; On. Angelo Zucchi, Vice Presidente Commissione Agricoltura Camera dei Deputati; Prof. Mario Defelippo,  Docente di Agronomia; Dott. Carlo Torti, Esperto Europeo in Proprietà Letterarie – Marchi e Brevetti; Dott.ssa Maria Luisa Basile, Ideatrice e curatrice Roma gourmet; Moderatore Prof. Giuseppe Nervo, Docente incaricato di Orticoltura  Facoltà di Agraria, Piacenza

Assaggi di Teatro in tourné a Voghera

Il rapporto fra cucina del territorio e cucina internazionale e fra consumo locale e globale è uno dei temi scottanti del nostro tempo.
La cucina di territorio ha raggiunto uno statuto culturale forte, passando dalla globalizzazione alimentare che sembrava invece condurre a esiti opposti.
Ed è proprio questo il paradosso: in un’epoca di uniformità dei consumi favorita dal moltiplicarsi degli scambi e dall’affermazione dell’industria alimentare e delle multinazionali che controllano il mercato mondiale, si affermano i valori dello specifico locale, soprattutto in quelle zone ad alta vocazione agricola e vinicola e nelle quali si coltivano prodotti con caratteristiche uniche e non riscontrabili altrove:
il peperone di Voghera, il cardo gobbo di Nizza Monferrato, il broccolo romanesco e il carciofo romano, l’aglio di Molino dei Torti, la lenticchia di Castelluccio ecc.
L’elogio della diversità e del prodotto tipico locale come il peperone di Voghera, non è affatto nostalgia del passato, ma guarda soprattutto al presente e al futuro ed è fondamentale per la promozione della cultura gastronomica del territorio anche oltre i suoi confini, per mezzo di iniziative ed eventi.


Oggi tutti consumiamo coca cola, succhi di frutta, yogurt, pasta, patatine fritte; il pane bianco, che un tempo era un prodotto d’èlite è diventato la norma quasi ovunque, la carne viene mangiata in maggiori quantità e anche in aree del mediterraneo tradizionalmente legate a diete vegetariane e di pesce.
È come se l’industria alimentare avesse creato un universalismo gastronomico. La globalizzazione dei consumi, un tempo riservata a fasce ristrette della popolazione (aristocrazia e alta borghesia cittadina), si è allargata a fasce più ampie.
Le differenze non sono però state cancellate e non sono destinate a scomparire, anzi si stanno accentuando.
Le persone continuano a identificarsi fortemente con i prodotti e le eccellenze del territorio in cui vivono. Queste tipicità diventano strumenti per radicarsi alla propria cultura e all’ambiente sociale e storico circostanti. Del resto esse stesse ne sono il prodotto.

La globalizzazione ha anche caricato di significati nuovi l’attenzione alla scoperta o riscoperta delle identità alimentari. Del resto il fatto di essere cittadini del mondo non ci impedisce di essere cittadini dell’Europa, dell’Italia, di una città ecc.
Ognuna di queste identità ha una sua particolare forma di espressione alimentare che non si contrappone alle altre ma si accompagna con esse. Non c’è contraddizione fra mangiare le patatine fritte da McDonald a pranzo e poi a cena cercare i tagliolini fatti in casa seconda la ricetta tradizionale e conditi con la salsiccia fatta a Bra, i fungi porcini raccolti nei boschi dell’Oltrepo pavese e l’olio biologico del frantoio ligure o toscano oppure il riso di un produttore locale selezionato insaporito con il peperone di Voghera perché con questi due gesti solo apparentemente contraddittori esprimiamo due delle varie identità che ci contraddistinguono.

Una ulteriore risorsa della globalizzazione è il web che può rivelarsi utile per far conoscere le eccellenze locali oltre i loro confini geografici e culturali e per sviluppare progettualità del tutto inedite.

A questo proposito un esempio è Roma gourmet, la guida alle eccellenze enogastronomiche di Roma che si consulta gratuitamente sul web e che proprio in questi giorni ha presentato a Roma alla stampa un importante progetto creato da Maria Luisa Basile e realizzato per i Teatri Quirino e Valle di Roma con l’Ente Teatrale Italiano in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche della Cultura e della Comunicazione dl Comune di Roma e l’ARSIAL (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio). Il progetto si chiama Assaggi di teatro ed esalta il connubio fra Cultura ed enogastronomia di eccellenza: prodotti di assoluta qualità sono impiegati da grandi Chef di Roma che li usano per realizzare degustazioni ispirate alle opere teatrali alle quali vengono abbinati i vini di eccellenza dell’azienda vinicola Feudi della Medusa e le cui ricette vengono regalate ai lettori di Roma gourmet come pure agli spettatori dei teatri e alla cittadinanza grazie al sostegno offerto al progetto dall’Assessorato alla Comunicazione del comune  di Roma.

Senza il web difficilmente i soggetti che si trovano oggi a collaborare al progetto Assaggi di Teatro si sarebbero conosciuti e tanto meno avrebbero potuto elaborare un percorso di scoperta dell’alta cucina, dei prodotti regionali di eccellenza e del Teatro così ricco che si dipana ormai oltre il web, in luoghi fisici: nei due teatri, nei ristoranti coinvolti e in vari luoghi della città frequentati dai romani e da turisti.

Ritornando a Roma gourmet, oltre a offrire informazioni precise e attendibili sui migliori locali dell Capitale con le foto dei piatti gustati (alcune immagini vengono proiettate durante il Convegno), sono presenti numerose rubriche di approfondimento, come ad esempio il g(o)lossario che dà informazioni sui prodotti eno gastronomici di qualità seguendo la loro stagionalità. Il riscontro è molto positivo. Come mostrano le parole che inserite nei motori di ricerca portano a Roma gourmet (a settembre le visite mensili hanno sfiorato quota 10.000), le persone usano il web per cercare informazioni e non su lontani cibi esotici e rari, ma sui prodotti che il territorio e la stagione offre loro. Vogliono sapere come coltivarli, in che modo impiegarli, i consigli dei grandi chef sul loro utilizzo.
La formula adottata per condurre Roma gourmet e per svolgere progetti di qualità inediti e originali come Assaggi di Teatro si è dunque rivelata vincente. I lettori ritornano, chiedono informazioni, interagiscono con la redazione.

L’augurio di Roma gourmet ai vogheresi è che la riscoperta dei sapori e delle caratteristiche così particolari di questo peperone non si fermi alla cittadina pavese, e che un giorno Voghera non sia ricordata soprattutto per aver dato i natali al celebre stilista Valentino, ma come luogo di semenza di un peperone formidabile.

 

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