I Greci e i Romani, benchè meno esperti nell’arte di condire il pesce, pure lo tenevano in gran conto ed erano così raffinati da indovinare, sentendone il sapore, dove fosse stato pescato.
Anthelme Brilat-Savarin, Fisiologia del gusto
I pesci si cucinavano a puntino da loro stessi e si presentavano già pronti sulle tavole. Teleclide, Anfizioni
“… il pesce, fra le mani di un abile preparatore, può diventare una fonte inesauribile di godimenti del palato.”
Anthelme Brillat-Savarin, Fisiologia del gusto
“…Purgo per digiuno
l’anguille di Bolsena e la vernaccia”
I versi sono tratti dal Purgatorio dove Dante colloca Martino IV, un papa del 1200 dallo straordinario appetito e talmente ghiotto di anguille che, secondo la leggenda, sarebbe trapassato proprio per anguillesca indigestione.
‘Sta minestra barsamica de pesce,
specie si er brodo è fatto co’ l’arzilla,
ve basta solo d’assaggià ‘na stilla
pe’ dì: “Mò panza mia poi pure cresce!”
Aldo Fabrizi, Pasta e piselli cor brodo de pesce
Howard amava i frutti di mare. Tutti i frutti di mare. Al contrario della maggior parte di noi, sapeva cosa farsene. Amava i pesci meno popolari e usava tonni, calamari, sgombri ottenendo ottimi risultati.
Anthony Bourdain, Kitchen Confidential
I murici: i mantelli che vesti sono tinti del mio sangue, o ingrato:
e, come se ciò non bastasse, sono il tuo cibo prelibato.
Marziale, Epigrammi XIII 87
“C’était un calmar de dimensions colossales, ayant huit mètres de longueur. Il marchait à reculons avec une extrême vélocité dans la direction du Nautilus. Ses huit bras avaient un développement double de son corps et se tordaient comme la chevelure des furies. On voyait distinctement les deux cent cinquante ventouses disposées sur la face interne des tentacules…” Jules Verne, Vingt mille lieues sous le mers
La cappasanta, o “conchiglia di San Giacomo”, è così chiamata perché si dice che il Santo la impiegasse per contenere l’acqua da usare per la benedizione.
Larousse gastronomique
“J’ai le goût des homards, qui sont tranquilles, sérieux, savent les secrets de la mer, n’aboient pas…”
Gérard de Nerval
E adesso attente: pe’ ‘sta variazione
nun serveno modifiche ner brodo
perchè se po’ sfrutta’ in un antro modo
cor broccolo romano de stagione.
Li digiunanti d’ogni minestrone,
doppo l’assaggio, nun staranno ar chiodo,
anzi, – so’ certo- se faranno er nodo
pe’ ricordasse er broccolo campione.
Così er problema broccoli e piselli
è bello che risorto; e v’aggustate
in una sarsa sola questi e quelli.
La pasta più indicata, a gusto mio,
so’ le lingue de passero spezzate,
ch’è sempre quella che faccio io.
Aldo Fabrizi, Pasta e broccoli cor brodo de pesce
“Anche se punge le dita con la sua corazza appuntita,
una volta tolto il guscio sarà un morbido riccio.”
Marziale, Epigrammi XIII 86
“Non è da noi uno Stato nel quale un pesce di mare vale più di un’oca!”
Catone, De re rustica
“Una triglia respira in un vivaio, ma lo fa con fatica: muore a poco a poco. Dàlle il mare vivo, diverrà più forte”
Marziale, Epigrammi XIII 79
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