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Hang Zhou e Claude Monet

     
Chef's anatomy

intervista
Massimo Riccioli
Chef del ristorante
La Rosetta - l'eleganza del Riccioli
 
   
 
Scaffale gourmet
 

Maria Grazia Accorsi,
Personaggi letterari
a tavola e in cucina.
Dal giovane Werther
a Sal Paradiso

 

Per L’espresso, Michelin, Gambero rosso, Identità golose a Roma i migliori ristoranti dell’anno sono:
La Pergola Hotel Cavalieri Hilton
Baby - A .Iaccarino - Hotel aldrovandi
vai alla foto dei piatti
L’altro Mastai vai alle foto dei piatti
Agata e Romeo vai alle foto dei piatti
Il Convivio Troiani vai alle foto dei piatti
La Rosetta vai alle foto dei piatti
Il pagliaccio vai alle foto dei piatti

Nei giudizi delle principali Guide, Roma rimane
una città dove si mangia benecontinua

 
 
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ristorante

Se di solito il fumetto si muove verso l’arte, per una volta a venirgli incontro è la cucina. Giuda Ballerino! è infatti l’esclamazione ricorrente del personaggio principale del fumetto horror Dylan Dog ideato da Tiziano Sclavi con i lineamenti di Rupert Everett e il nome del poeta Dylan Thomas, e rivela la passione dello Chef per il mondo degli eroi di carta. I rimandi all’inchiostro che gioca con la carta continuano nel bianco e nero della sala della nuova sede, arredata con bei tavoli candidi sui quali spiccano i segnaposto con le effigi degli eroi delle bandes dessinées, dall’atletico ladro in calzamaglia Diabolik di Angela e Luciana Giussani al fascinoso marinaio Corto Maltese di Hugo Pratt, passando per il divertente e mefistofelico Cattivik di Bonvi (capitato per un simpatico caso a chi scrive). Alle pareti sono esposte a rotazione tavole originali, come le chine della languida Valentina di Crepax (si attendono soggetti virili per portare equilibrio al voluttuoso panorama) e unica concessione al colore sono i fiori e gli eleganti bicchieri in vetro per l’acqua.


Il segnaposto Diabolik orna un tavolo de Il Giuda Ballerino!

Oltre il fumetto e oltre la “divisa” di chi con distaccata sollecitudine serve in sala (jeans, camicia rossa e giacca nera vi ricordano qualcuno?), inizia l’avventura della cucina, molto amata da un pubblico giovane ma non solo, divertito dalle proposte e dagli abbinamenti fantasiosi dello Chef Andrea Fusco che fanno già capolino nei panini aromatizzati con formaggio, pomodoro, olive… una cucina giocosa che rivela l’animo di fanciullo dello Chef e che oltre al palato solletica la vista e il tatto: per esempio i gamberi in pasta fillo vanno battezzati nel bicchierino di spuma di mortadella prima di essere rosicchiati intorno ai bastoncini che li reggono e i fiori di zucca in pastella e in tempura sembrano ninfee galleggianti sul lago di mozzarella di bufala dal quale emergono insieme all’isoletta di squisite alici con turbante di bottarga. I richiami alla cucina romana continuano con la proposta di una zuppa di verdura e pesce. La crema di asparagi con baccalà e spaghetti d’uovo precede, come un preludio delicato, le note più robuste delle pappardelle con animelle e pistacchi e dei tortelli d’asino dalla sfoglia croccante e gonfia come il velo di una monaca felliniana, sparsi sulla salsa di fave e pecorino con colatura di alici, riusciti nella combinazione di sapori e un po’ spiazzanti per la consistenza. La croccantezza si addice invece alla pelle della coscia d’anatra, brunita, ben rosolata e alla quale fanno da squisito contrasto l’arrendevolezza della scaloppa di foie gras e della banana caramellata, con un accompagnamento di patate viola che, seppure non particolarmente saporite, sarebbero piaciute a un appassionato di botanica come Luigi XIV.
Il dolce è un trionfo di cioccolato, presentato in diverse variazioni in un crescendo di golosità nel quale lo Chef non rinuncia a inserire lo scherzetto salato di un broccoletto ricoperto di cacao.
Le periferie di Roma offrono vari indirizzi stuzzicanti e l’unico misfatto sul quale l’indagatore dell’incubo Dylan Dog dovrebbe investigare è il conto del taxi per il quale, dalla stazione Termini a Largo Appio, non bastano 30 euro fra andata e ritorno. Sorge il dubbio che Musa ispiratrice delle auto bianche sia la non lontana Porta Furba il cui nome, secondo la leggenda, deriva dal fatto che nella zona si nascondevano i briganti i quali, uscendo con mossa “furba”, depredavano gli sventurati passanti. Un’accoglienza ben diversa da quella pensata da papa Sisto V che nel 1585 fece costruire a ridosso del suo acquedotto la Fontana di Porta Furba (un mascherone alato che versa acqua in una conchiglia) per dare il benvenuto ai viandanti assetati che si avvicinavano a Roma.
L’unica rivincita se la prende la viandante single: il taxista le rivolge sguardi fra il curioso e il sospetto, preoccupato che la passeggera sia una tenebrosa Eva Kant pronta a derubarlo dell’incasso.

Un ringraziamento a Mariana Alverdi e Andrea Fusco per la ballata golosa nel mare salato.
“…leggere un libro delle fiabe distesi sul letto verso mezzanotte e rivisitare la stessa riga finché non se ne capisce più il senso… è in quell’attimo che si può intuire cosa si poteva scrivere, negli spazi non scritti che il poeta ha lasciato tra riga e riga, ed è allora che si può entrare nella leggenda per risvegliarsi in un sogno fatato.” Hugo Pratt, Corto Maltese. Le elvetiche ‘rosa alchemica’

Piatti gustati

L’aperitivo e il segnaposto a forma di Cattivik a Il Giuda Ballerino!

 

Il pane aromatizzato de Il Giuda Ballerino!


Appetizer vegetariano

 

Spiedini di gamberi in pasta fillo con spuma di mortadella

 

Fiori di zucca in tempura e in pastella con ricotta, bottarga e alici su salsa di mozzarella di bufala  

 

Crema di asparagi con baccalà e spaghetti d’uovo

 

Pappardelle alle animelle, carciofi e pistacchi

 

Tortelli di asino su salsa di fave e pecorino con colatura di alici

 

Coscia d’anatra arrosto con scaloppa di foie gras, banana caramellata,
sorbetto e patate viola

 

Cioccolando di Giuda Ballerino!

 

La piccola pasticceria di Giuda Ballerino!

 

“Ed è in questa bruma che affetta spazio e tempo che nascono i miti, e i personaggi sciamano per altri testi, si installano come nativi nella nostra memoria come se fossero esistiti da sempre nella memoria dei nostri padri, giovani come Matusalemme e millenari come Peter Pan, talché ci capita spesso di incontrarli anche dove non sono raccontati, e addirittura - almeno tanto è dato ai bambini - nella vita.”
Umberto Eco, Geografia imperfetta di Corto Maltese

 
 

Giuda Ballerino!

Indirizzo:
Via Appio Claudio 344-348
00174 Roma
Quartiere Tuscolano
Tel. e Fax +39 06.71584807
Email: ristorante@giudaballerino.it
Sito web: www.giudaballerino.it
Aperto: sempre
Giorni di chiusura: mercoledì,
a pranzo aperto solo da venerdì a domenica
Tipo di cucina: creativa
Chef: Andrea Fusco
Sommelier: Mariana Alverdi
Carte di credito accettate:
tutte
Tavoli all’aperto: si
Ferie: in agosto
2 Menu Degustazione
Alla carta: E. 60
Costo della corsa in taxi dalla Stazione
Termini al ristorante: 15-17 euro

I giudizi delle Guide:
L’Espresso 2008:
14 – il bicchiere 
Michelin:
1 stella
Gambero rosso 2008:
80 e 2 forchette (cucina 48
cantina 15 – servizio 8
ambiente 7 – bonus 2)
Segnalato da Identità golose

 

Menu gustato

Appetizer e Champagne
Spiedini di gamberi in pasta fillo
con spuma di mortadella
Fiori di zucca in tempura e
in pastella con ricotta, bottarga
e alici su salsa di mozzarella
di bufala
Crema di asparagi con baccalà
e spaghetti d’uovo
Pappardelle alle animelle,
carciofi e pistacchi
Tortelli di asino su salsa di fave
e pecorino con colatura di alici
Coscia d’anatra arrosto con scaloppa
di foie gras, banana caramellata, sorbetto
e patate viola
Cioccolando
Piccola pasticceria

Vini
C
hampagne Cuveé
Millèsime 2002 Blanc de Blanc Brut
G. Gruet et Fils
Sauvignon “Voglar” 2005
Peter Dipoli, Alto Adige
Sangiovese “Torrione”
Petrolo, Toscana
Barolo Chinato
Dott. Cappellano, Piemont
e