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L’invenzione del gelato

All’origine dei gelati c’è il sorbetto, inventato dagli antichi arabi per aiutare a combattere il calore delle loro terre. Sorbetto deriva infatti dalla parola araba “sherbet”.
Quando gli arabi occupano la Sicilia – prima dell’anno Mille – migliorano la produzione del sorbetto aggiungendo alla lavorazione frutti tipici dell’isola, dal limone all’arancia.
Secondo la tradizione, un abitante della “Terra di Trezza”, verso la fine del 1700, avrebbe notevolmente perfezionato la produzione inventando uno speciale “pozzetto” (antesignana della sorbettiera): ne sarebbero derivati i gelati. Un suo nipote, Procopio Coltelli, avrebbe poi esportato il sistema in Francia aprendo a Parigi il Café Procope, di gran moda nell’Ottocento e frequentato da La Fontaine, Voltaire, Balzac, Victor Hugo, Paul Verlaine e Anatole France, come ricorda una epigrafe sulla porta.
Secondo alcuni storici il gelato sarebbe stato esportato in Francia già nel Cinquecento da dolcieri fiorentini chiamati a Parigi alla corte della regina Caterina de’ Medici.
Tra il XVII e il XVIII secolo si afferma nelle ville delle famiglie nobili la ghiacciaia, un ambiente dove, dopo aver posto il ghiaccio o la neve compressa, vengono conservate le derrate alimentari.
La costruzione della ghiacciaia avviene scavando il terreno: con  sassi estratti si procede alla costruzione di una sala quasi totalmente interrata nella quale il ghiaccio viene accatastato e compresso contro le pareti.

 

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