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Cappuccetto rosso

Non c’è versione della favola nella quale la protagonista non vesta di rosso. Le spiegazioni offerte sono molte. Gli storici affermano che vestiti di rosso i bambini erano più facilmente controllabili. Antichi testi sostengono che la storia si svolge nel giorno della Pentecoste e della festa dello Spirito Santo che ha come colore liturgico il rosso. La spiegazione semiologica ruota sui tre colori di base del sistema antico: un bimbo eosso porta il burro bianco alla nonna vestita di nero. La psicanalisi la vede a modo suo: Cappuccetto finisce nel letto del lupo e scrorre il sangue…
Disegno: Cappuccetto rosso di Road side

Profondo rosso

Assaggi di Teatro

“Chi ha preso il gusto del teatro una volta, non sa staccarsene finchè vive”
Carlo Goldoni, L’impresario delle Smirne
gallery

rosso
ricetta

Massimo Riccioli interpreta per Assaggi di Teatro L’impresario delle Smirne di Goldoni
al ristorante La Rosetta con la…


promozioni


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…Variazione sul rosso: gamberi rossi al succo di arancia e Porto rosso
con pomodoro, corallo di granchio e polvere di uova di aragosta
triglie e scorfano con crema di pomodori appesi

Per uno spettacolo nel quale è il colore rosso a disegnare spazi, fisionomie e movimenti, Massimo Riccioli, in giacca da lavoro vermiglia, sceglie e assembla ingredienti di mare e di terra uniti dallo stesso fil rouge. Tutto nel piatto è purpureo: l’aglio, il corallo del granchio, la pelle delle triglie e dello scorfano, le teste e il guscio dei gamberi, la trasparenza liquorosa del Porto, la sfera del pomodoro… E il sipario che cala alla fine è quello della polvere di uova d’aragosta. (MLB)

<< Collezionate le Cartoline Assaggi di Teatro con i piatti dedicati dagli chef agli spettacoli del Teatro di Roma. Sono disponibili presso i teatri Argentina e India e presso il ristorante La Rosetta di Roma
Lo chef Massimo Riccioli offre lo sconto del 10% sul conto di pranzi e cene al ristorante La Rosetta e al fish bar Riccioli cafè e lo sconto del 10% sugli acquisti nella gastronomia RosticceRì agli spettatori che presentano il biglietto del teatro Argentina e/o India.

La performance di Assaggi di Teatro si ispira allo spettacolo
L’impresario delle Smirne di Carlo Goldoni, regia Luca De Fusco (
teatro Argentina)

Assaggi di Teatro 2009-2010 è un incontro di gusto
fra Roma gourmet e Teatro di Roma
realizzato con Assessorato alle Politiche della Cultura
e della Comunicazione del Comune di Roma per i teatri Argentina e India

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Febbre scarlatta

Dal Paleolitico, all’antica Roma
al Medioevo, ogni epoca ha conosciuto la supremazia del rosso …continua


Fin dall’antichità il rosso si identifica con il segno del potere e del prestigo …continua

La figura di Cappuccetto rosso tra favola, storia, semiologia e psicanalisi …continua
Rossi sono i segnali di divieto, il semaforo rosso, l’allarme rosso, la Croce Rossa, il cartellino rosso, il telefono rosso… quando si è arrabbiati si vede rosso… tutto deriva dalla stessa storia, del fuoco e del sangue

Il rosso è simbolo di festa, lusso, Natale. Indica lo spettacolo, decora i teatri e l’Opera. Si associa alla passione, all’erotismo, a oggetti scaramantici come corallo e peperoncino
Dal murice, una conchiglia
del Mediterraneo, si otteneva il rosso riservato ai personaggi di alto rango dell’antica Roma: l’imperatore
e i condottieri …continua

“…le conchiglie
di Tiro racchiudevano l’azzurro… una goccia… colorava come gli occhi
di Astarte”
Robert Browning

Religione e guerra ricorrono al rosso
dal dio Marte, ai centurioni
alla porpora papale
Gli alimenti rossi stimolano
il metabolismo e sono ricchi di vitamina C …continua

Fino al XIX secolo la sposa il giorno delle nozze vestiva di rosso considerato il colore dell’eleganza …continua

Suggerimenti bibliografici
Philip Ball, Colore. Una biografia, Milano, Rizzoli, 2001
Johann Wolfang Goethe, La teoria dei colori, 1810
Michel Pastoureau, Il piccolo libro dei colori, Milano, Ponte alle Grazie, 2006


Il colore del potere

“La porpora è il potere” Alexander Theroux

Sin dall’antichità si attribuiscono al rosso i simboli del potere, della religione, della guerra, rinviando al fuoco e al sangue.
Il rosso fuoco è la vita, lo Spirito santo della Pentecoste, come pure la morte, le fiamme dell’inferno. Il rosso sangue è quello versato da Cristo ma anche il peccato.

Il rosso non è tutto uguale. Il rosso acceso, deciso e violento è segno di potenza. La porpora di Tiro è nota in Asia Minore fin dal XV secolo a.C.  e indumenti di questa pregiata tintura sono citati nell’Iliade di Omero e nell’Eneide di Virgilio. “Il colore di Tiro” scrive Plinio “è più pregevole quando ha il colore del sangue coagulato, scuro alla luce riflessa e brillante in quella diretta”.
Nella Roma repubblicana il rosso ottenuto dai murici è riservato alle persone di rango: imperatore e condottieri. un mantello oro e porpora può essere indossato solo dai generali in trionfo che al campo devono indossare un mantello di sola porpora. Senatori, consoli, pretori possono ornare le toghe con larghe bande di porpora e strisce più strette distinguono i cavalieri. Nella Roma imperiale le regole diventano più severe. Solo l’imperatore può indossare la vera porpora ed è vietato a chiunche altro possedere tessuti di questo colore.
Nel III secolo d.C. una libbra di lana tinta di porpora corrisponde a tre volte il salario annuale di un formaio. L’enorme valore dell’antica porpora e il suo nesso con la regalità e le alte cariche sono divenute leggendari.
Nel Medioevo, la formula romana va perduta e si ripiega sul chermes, il colorante estratto dalla femmina essiccata del Coccus ilicis, un insetto diffuso nel bacino del Mediterraneo e in Medio Oriente. Ai contadini era destinato un rosso meno splendente, ricavato dalla robbia. 
A partire dal XIII secolo il papa inizia a vestire di rosso e lo stesso fanno i cardinali. Tutti disposti a versare il proprio sangue per Cristo.

“… quel colore prezioso che splende della tonalità di una rosa scura… distingue il senatore dal cavaliere, vi si fa ricorso per placare gli dei. Ravviva ogni indumento, condivide con l’oro la gloria del trionfo. Per questi motivi dobbiamo perdonare la brama di porpora…” Plinio

La naturale supremazia del rosso

Tra i motivi per i quali il rosso si è imposto in ogni epoca, vi è la disponibilità di pigmenti rossi in natura. L’arte paleolitica usava il rosso 30.000 anni prima della nascita di Cristo. Lo si otteneva dalla terra ocra rossa e si impiega per le pitture nelle grotte che ancora oggi ammiriamo. Nel neolitico si impiegava invece la robia, un’erba dalle radici tintorie. In seguito si è ricavato il risso da metalli come l’ossido di ferro e il solfuro di mercurio

La sposa in rosso

Fino al XIX secolo le spose andavano all’altare vestite di rosso, soprattutto nel mondo contadino. Il rosso era infatti il colore bello e ricco per eccellenza e nel giorno del matrimonio si indossava l’abito migliore.
Il rosso simboleggia i due versanti dell’amore: divino e carnale. Se da una parte è il colore dell’abito delle spose, dall’altro per molto tempo le prostitute sono costrette a portare un copricapo rosso e rossa è la lanterna sulle porte delle case chiuse.
Il rosso è presente sui guanti e sul cappuccio del boia, che versa il sangue e nella toga dei giudici

Gallery Massimo Riccioli e Goldoni

“Uno degli aspetti più affascinanti di Goldoni è questa sua confusione tra teatro e vita…” Toni Servillo al Festival della Mente
Fare click sulle immagini per ingrandirle


Ricette degli chef – carne

Terrina di fagioli e cotiche con julienne di sedano
crocchetta di Pecorino e
salsa di pomodori e legumi

ricetta dello Chef Riccardo di Giacinto per il ristorante All’oro – Roma
dedicata a Piazza d’Italia di Baliani da Tabucchi per “Assaggi di Teatro

[continua]

Ricette degli chef – pesce

Gamberi rossi al succo di arancia e Porto rosso con pomodoro, corallo di granchio e polvere di uova di aragosta, triglie
e scorfano con crema di pomodori appesi

ricetta dello Chef Massimo Riccioli per il ristorante La Rosetta – Roma
dedicata allo spettacolo L’Impresario delle Smirne di Carlo Goldoni per
Assaggi di Teatro

[continua]

Favola popolare

Assaggi di Teatro

“Ormai Garibaldo sapeva che l’acqua che muoveva il mulino era di tutti come il grano che macinava… Tabucchi, Piazza d’Italia
feste mietitura

storia gourmet
ricetta

Riccardo di Giacinto interpreta per Assaggi di Teatro Piazza d’Italia da Tabucchi al ristorante All’oro con la… Terrina di fagioli e cotiche con sedano e salsa di pomodori e legumi


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Il mondo arcaico contadino narrato nella favola popolare di Tabucchi, ispira un idillio gastronomico rotondo e intenso, di sostanza e delicato insieme, la cui ricca gamma di sapori affonda le radici nella tradizione. Riccardo di Giacinto trasforma ingredienti semplici e dalla memoria antica come legumi, cotiche di maiale, salsa di pomodoro in un piatto dal gusto morbido, sensuale e vellutato che procura un’uggiolina allo stomaco decisamente moderna e attuale. (MLB)

<< Collezionate le Cartoline Assaggi di Teatro con i piatti dedicati dagli chef agli spettacoli del Teatro di Roma. Sono disponibili presso i teatri Argentina e India e presso il ristorante All’oro di Roma
Lo chef Riccardo di Giacinto regala il frullino gourmet a tutti coloro che, pranzando o cenando al ristorante All’oro, presentano il biglietto dei teatri India e/o Argentina

Assaggi di Teatro si ispira allo spettacolo Piazza d’Italia dal romanzo omonimo di Tabucchi, regia Marco Baliani (teatro India)
“Nella trasposizione la fedeltà non è la qualità che un autore cerca… cerca la qualità dello spettacolo in sè” Antonio Tabucchi

Assaggi di Teatro 2009-2010 è un incontro di gusto
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