Assaggi di Teatro |
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“Chi ha preso il gusto del teatro una volta, non sa staccarsene finchè vive”
Carlo Goldoni, L’impresario delle Smirne |
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gallery

rosso
ricetta |
Massimo Riccioli interpreta per Assaggi di Teatro L’impresario delle Smirne di Goldoni
al ristorante La Rosetta con la…
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…Variazione sul rosso: gamberi rossi al succo di arancia e Porto rosso
con pomodoro, corallo di granchio e polvere di uova di aragosta
triglie e scorfano con crema di pomodori appesi
Per uno spettacolo nel quale è il colore rosso a disegnare spazi, fisionomie e movimenti, Massimo Riccioli, in giacca da lavoro vermiglia, sceglie e assembla ingredienti di mare e di terra uniti dallo stesso fil rouge. Tutto nel piatto è purpureo: l’aglio, il corallo del granchio, la pelle delle triglie e dello scorfano, le teste e il guscio dei gamberi, la trasparenza liquorosa del Porto, la sfera del pomodoro… E il sipario che cala alla fine è quello della polvere di uova d’aragosta. (MLB)
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<< Collezionate le Cartoline Assaggi di Teatro con i piatti dedicati dagli chef agli spettacoli del Teatro di Roma. Sono disponibili presso i teatri Argentina e India e presso il ristorante La Rosetta di Roma |
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Lo chef Massimo Riccioli offre lo sconto del 10% sul conto di pranzi e cene al ristorante La Rosetta e al fish bar Riccioli cafè e lo sconto del 10% sugli acquisti nella gastronomia RosticceRì agli spettatori che presentano il biglietto del teatro Argentina e/o India. |
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La performance di Assaggi di Teatro si ispira allo spettacolo
L’impresario delle Smirne di Carlo Goldoni, regia Luca De Fusco (teatro Argentina)
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Assaggi di Teatro 2009-2010 è un incontro di gusto
fra Roma gourmet e Teatro di Roma
realizzato con Assessorato alle Politiche della Cultura
e della Comunicazione del Comune di Roma per i teatri Argentina e India
promotori
patrocini 
main sponsor
e 
sponsor

sponsor tecnici


Babayaga
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“La porpora è il potere” Alexander Theroux
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Sin dall’antichità si attribuiscono al rosso i simboli del potere, della religione, della guerra, rinviando al fuoco e al sangue.
Il rosso fuoco è la vita, lo Spirito santo della Pentecoste, come pure la morte, le fiamme dell’inferno. Il rosso sangue è quello versato da Cristo ma anche il peccato.
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Il rosso non è tutto uguale. Il rosso acceso, deciso e violento è segno di potenza. La porpora di Tiro è nota in Asia Minore fin dal XV secolo a.C. e indumenti di questa pregiata tintura sono citati nell’Iliade di Omero e nell’Eneide di Virgilio. “Il colore di Tiro” scrive Plinio “è più pregevole quando ha il colore del sangue coagulato, scuro alla luce riflessa e brillante in quella diretta”. Nella Roma repubblicana il rosso ottenuto dai murici è riservato alle persone di rango: imperatore e condottieri. un mantello oro e porpora può essere indossato solo dai generali in trionfo che al campo devono indossare un mantello di sola porpora. Senatori, consoli, pretori possono ornare le toghe con larghe bande di porpora e strisce più strette distinguono i cavalieri. Nella Roma imperiale le regole diventano più severe. Solo l’imperatore può indossare la vera porpora ed è vietato a chiunche altro possedere tessuti di questo colore.
Nel III secolo d.C. una libbra di lana tinta di porpora corrisponde a tre volte il salario annuale di un formaio. L’enorme valore dell’antica porpora e il suo nesso con la regalità e le alte cariche sono divenute leggendari.
Nel Medioevo, la formula romana va perduta e si ripiega sul chermes, il colorante estratto dalla femmina essiccata del Coccus ilicis, un insetto diffuso nel bacino del Mediterraneo e in Medio Oriente. Ai contadini era destinato un rosso meno splendente, ricavato dalla robbia.
A partire dal XIII secolo il papa inizia a vestire di rosso e lo stesso fanno i cardinali. Tutti disposti a versare il proprio sangue per Cristo.
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“… quel colore prezioso che splende della tonalità di una rosa scura… distingue il senatore dal cavaliere, vi si fa ricorso per placare gli dei. Ravviva ogni indumento, condivide con l’oro la gloria del trionfo. Per questi motivi dobbiamo perdonare la brama di porpora…” Plinio |
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Lo chef Riccardo di Giacinto regala il frullino gourmet a tutti coloro che, pranzando o cenando al ristorante All’oro, presentano il biglietto dei teatri India e/o Argentina |
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Assaggi di Teatro si ispira allo spettacolo Piazza d’Italia dal romanzo omonimo di Tabucchi, regia Marco Baliani (teatro India)
“Nella trasposizione la fedeltà non è la qualità che un autore cerca… cerca la qualità dello spettacolo in sè” Antonio Tabucchi
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Assaggi di Teatro 2009-2010 è un incontro di gusto
fra Roma gourmet e Teatro di Roma
realizzato con Assessorato alle Politiche della Cultura
e della Comunicazione del Comune di Roma per i teatri Argentina e India
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