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Narciso, la triglia riflessa nel pollo e Oliver Glowig

Oltre lo specchio
Narciso, la triglia riflessa nel pollo e Oliver Glowig

“Lo scorcio di un corpo veniva esasperato al limite dell’accettabilità per sottolineare la drammaticità del momento.”
Dario Fo
Oliver Glowig dedica a Narciso attribuito a Caravaggio la Triglia con pelle di pollo croccante, fagioli e caffè e offre la ricetta >

Oltre lo specchio d’acqua il riflesso di un fanciullo di straordinaria bellezza inganna e innamora. Lo sguardo ne è calamitato per l’atmosfera incantata e introspettiva, l’eleganza e la verticalità della composizione, la simmetria della doppia figura a carta da gioco che emerge palpitante dal buio nel gioco di luci e ombre, le braccia e le labbra protese all’abbraccio e al bacio nel momento che precede la scoperta della verità e la caduta. Altri occhi sono sedotti dal cerchio magico creato dal Narciso, quelli di Oliver Glowig che se ne lascia ispirare per ideare una successione di sapori che, dal mare alle zolle di orto e aia sino ai lontani continenti dai quali proviene la bevanda che risveglia la mente, si riflettono, inseguono, fondono e inanellano l’uno nell’altro. Nasce così la Triglia con pelle di pollo croccante, fagioli e caffè (da gustare al ristorante OLIVER GLOWIG di Roma dal 15 al 31 ottobre 2013 con un calice di Cariola Erbaluce di Caluso docg 2012 – Ferrando offerto da Confagricoltura Torino). Lo chef offre ai lettori di Roma gourmet la ricetta. (MLB)

INDICE ^^ I carciofi di Caravaggio ^^
<< Il soggetto del Narciso è tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, tema diffuso nella letteratura di Cinquecento e Seicento come allegoria dell’inganno dell’immagine. La scena ritrae il momento in cui il fanciullo, attratto dalla sua immagine riflessa, le si accosta nel tentativo di baciarla e abbracciarla, prima di cadere in acqua.
Sui resti del corpo del bellissimo fanciullo incantato dalla propria bellezza nasce il fiore al quale viene dato il nome narciso >>
<< L’opera Narciso, ascritta a Michelangelo Merisi detto Caravaggio e al centro di un complesso dibattito attributivo, è riconducibile al periodo in cui l’artista predilige atmosfere incantate e interiori (1597-1599) ed è esposta alla Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma
<< Storia della triglia
<< Bibliografia caravaggesca
Questa performance de I carciofi di Caravaggio è ideata e realizzata nel 2013 a Roma da Roma gourmet, in collaborazione con Confagricoltura Torino
Camera di commercio di Torino
e Oliver Glowig

Ricette degli chef – Pesce d’acqua dolce

Rosso d’uovo aromatico, anguilla alla brace e radici in misticanza

piatto dello Chef Francesco Apreda per il ristorante Imàgo all’hotel Hassler – Roma

dedicato all’opera Madonna dei Palafrenieri per “I carciofi di Caravaggio

[continua]

Erbaluce di Caluso Spumante Brut metodo classico San Giorgio – Cieck

Erbaluce di Caluso Spumante Brut metodo classico San Giorgio – Cieck
Vitigno: Erbaluce 100%
Alcol: 13 % vol.
Colore: giallo paglierino scarico con netti riflessi verdognoli.
Perlage: fine e persistente con spuma eterea bianchissima.
Profumo: fruttato, con sentori di crosta di pane, ricco di sensazioni floreali.
Sapore: sapore pieno, armonico, ricco di sensazioni acide, di gran nervatura, ma non spigoloso, ottimo retrogusto, leggermente aromatico, con giusta persistenza.
Abbinamenti: piacevolissimo aperitivo ma ottimo anche a tutto pasto con pesce, carni bianche e verdure.
Servizio: in flûtes. Stappare la bottiglia al momento. Servire a 8 – 10°C.
Conservazione: da consumare entro 2 anni dalla sboccatura. Conservare
preferibilmente in una cantina buia a una temperatura compresa fra i 15 e i 18°C.
Il San Giorgio metodo classico è il primo vino prodotto dall’azienda Cieck sin dal 1987.
Nasce dall’elaborazione di uve Erbaluce selezionate nei vigneti per le loro caratteristiche di freschezza e integrità.
Dopo la spremitura soffice delle uve integre, si avvia un processo di fermentazione a temperatura controllata. Il vino viene poi imbottigliato e addizionato di fermenti selezionati per avviare il processo di rifermentazione in bottiglia.
Dopo un periodo di permanenza e maturazione sugli lieviti di 36 mesi le bottiglie vengono ripulite dalle fecce e ricolmate.
Dopo un ulteriore affinamento in bottiglia di 6 mesi lo spumante San Giorgio è pronto per essere stappato.
L’azienda vinicola Cieck
Fondata nel 1985, l’azienda agricola Cieck è condotta da Domenico Caretto e Lia Falconieri  e si trova ad Agliè, piccolo comune del Canavese, in provincia di Torino, famoso per il maestoso castello.
Sui 16 ettari di vigneto, condotti direttamente, sono impiantati e preservati i principali vitigni autoctoni canavesani: in primo luogo l’Erbaluce, a seguire Barbera, Nebbiolo, e infine il Neretto di San Giorgio, raro vitigno autoctono oggetto di un progetto di recupero e valorizzazione.
I terreni, situati nelle colline moreniche di San Giorgio, Cuceglio e Aglié, in provincia di Torino, hanno natura sabbioso – ciottolosa; per i vigneti coltivati a Erbaluce si è adottato l’impianto tradizionale a pergola, per la coltivazione dei vitigni a bacca rossa si è scelto invece un impianto a spalliera. La coltivazione, volta all’ottenimento di uve di qualità nel rispetto di ambiente e salute, prevede l’impiego di tecniche di lotta guidata e si avvale della preziosa consulenza della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Torino.
In cantina l’utilizzo di metodi tradizionali, con il supporto delle tecnologie più attuali e della grande professionalità dell’enologo Gianfranco Cordero, dà vita a vini capaci di esprimere le particolarità del territorio.
Nata come piccola casa spumantiera con il prodotto “San Giorgio”, cui presto si affianca lo spumante “Calliope Brut”, Cieck ha via via esteso la gamma degli Erbaluce, che comprende il più quotidiano Erbaluce, l’elegante Misobolo, proveniente dal vigneto omonimo, e il T, frutto di un progetto di ricerca e innovazione che coinvolge vigneto e cantina. Dulcis in fundo i passiti Alladium ed Alladium riserva, che ripropongono la tradizione più antica del territorio canavesano.
La gamma di vini rossi del Canavese spazia dal più tradizionale e quotidiano Cieck Rosso, fino ai monovitigni di uve nebbiolo e neretto di San Giorgio, quest’ultimo proposto anche in versione spumante metodo classico rosé.
Azienda vinicola Cieck
Strada Bardesono, Cascina Cieck
Agliè (TO)
Tel. 0124.330522
www.cieck.it
info@cieck.it

Ricette degli chef – Pesce

Triglia con pelle di pollo croccante, fagioli e caffè

piatto dello Chef Oliver Glowig per il ristorante Oliver Glowig – Roma

dedicato all’opera Narciso per “I carciofi di Caravaggio

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Salgado gourmet

Salgado gourmet – Genesis
Fotografie di gusto

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Erbaluce di Caluso “Cariola” – Ferrando

Cariola Erbaluce di Caluso docg 2012 – Ferrando
Da una selezione delle migliori uve Erbaluce deriva questo vino bianco secco dal colore giallo paglierino intenso, brillante. I grappoli vengono raccolti nei primi giorni di ottobre, in base alle condizioni climatiche ottimali per la vendemmia. La pressatura è soffice e la fermentazione avviene per il 90% in acciaio a temperatura controllata e per il 10% in barriques. Il vino subisce un affinamento in bottiglia prima della commercializzazione.
Al naso sono percettibili aromi floreali, sentori di frutta fresca, vegetali, di mela verde e di erbe aromatiche.
Il sapore è fresco con una buona sensazione data dall’alcol, non invadente, di buon corpo ed equilibrio.
Da servire a 8/10°c in calici da vino bianco importante. Ottimo abbinato ad antipasti, creme di verdura, carni bianche, pesce.
L’azienda vinicola Ferrando
La famiglia Ferrando opera nel mondo del vino da cinque generazioni: fu fondata nel 1890 da Giuseppe Ferrando, giunto a Ivrea da Acqui con l’intento di introdurre i vini piemontesi in Valle d’Aosta. Con il figlio Luigi l’attività intraprese il vero e proprio sviluppo. All’epoca l’azienda aveva sede nell’ex convento di San Bernardino a Ivrea, sottostante l’abitazione dell’ingegnere Camillo Olivetti.
A partire dal 1957 Giuseppe Ferrando, nipote del fondatore, iniziò la produzione di uno dei vini più rari ricavati dal vitigno Nebbiolo: il Carema. Nell’omonimo comune a ridosso della Valle d’Aosta, nel 1964 la famiglia realizzò una cantina per la produzione e l’invecchiamento di questo nobile Barolo di montagna (dal 1967 D.O.C.). Da allora l’attività è seguita con grande passione e impegno da Roberto Ferrando,  attuale titolare, subentrato a papà Luigi, che con continuità alimenta lo slancio creativo, filo conduttore delle scelte aziendali.
Oltre al Carema, fiore all’occhiello dei Ferrando, con gli anni l’impegno produttivo si è esteso all’intera gamma dei vini del Canavese: Erbaluce di Caluso, Caluso Passito, Spumante metodo classico, Canavese rosso, Canavese bianco, Solativo Vendemmia tardiva. In particolare, con la produzione razionale e moderna di quest’ultimo, l’azienda ha contribuito a elevare l’Erbaluce al rango dei migliori bianchi d’Italia.
Oggi il processo di sviluppo avanza a grandi passi grazie allo spirito di intraprendenza dell’azienda. Nel 2007 con l’ingresso nella società di Milena Marocchi, proprietaria di uno storico vigneto (in località Borgomasino) appartenuto un tempo ai Marchesi di Masino, è stato avviato un progetto di valorizzazione del vigneto stesso che oggi dà il nome ad una nuova linea di prodotti: “La Torrazza”.

Azienda vinicola Ferrando
Via Torino 599/A – Ivrea (TO)
Tel. 0125.633550
www.ferrandovini.it
info@ferrandovini.it

Gallery Oliver Glowig – Roma

Ristorante Oliver Glowig su Roma gourmet >>

© fotografie Roma gourmet – riproduzione vietata
Caviale, storione e tartufi di mare con crema di piselli – Oliver Glowig
Carciofo e gamberi crudi – Oliver Glowig
Mela annurca e citronella – Oliver Glowig
Petto di pollo ruspante con purea di patate all’olio extravergine d’oliva, carote e salsa ai grani di senape – Oliver Glowig
Risotto alla camomilla con astice, polvere di capperi e miele – Oliver Glowig
Tuffoli con “genovese” di pollo e ristretto di Cesanese – Oliver Glowig
Cannolo con mandorle e nocciole al profumo di limone – Oliver Glowig
Petto di pollo ruspante con purea di patate all’olio extravergine d’oliva, carote e salsa ai grani di senape – Oliver Glowig
Cannolo con mandorle e nocciole al profumo di limone – Oliver Glowig
Tuffoli con “genovese” di pollo e ristretto di Cesanese – Oliver Glowig
Risotto alla camomilla con astice, polvere di capperi e miele – Oliver Glowig
Caviale, storione e tartufi di mare con crema di piselli – Oliver Glowig

La lingua batte… sul piatto

Radio rai 3 dedica all’Italiano in cucina
una puntata di La lingua batte
Impiattare: il verbo che dalla cucina dei cuochi arriva alla tavola di tutti

[continua]

Cinefili e gourmet

Destrutturata ed essiccata: la commedia italana di Sorrentino
Per cinefili di gusto

[continua]

Avanguardie

assaggi di teatro 20[12-13] torino

Christian Milone dedica per Assaggi di Teatro a Eleonora ultima notte a Pittsburgh… la Insalata 2012

ricetta dello chef

“…era riuscita grazie a una tecnica prodigiosa a farne il culmine emozionante e quasi spettacolare della commedia…

< Somerset Maugham, La diva Julia

Assaggi di Teatro si ispira a Eleonora ultima notte a Pittsburgh regia Maurizio Scaparro, in scena al Teatro Carignano di Torino

Attenta, in ambito teatrale, alle nuove pratiche e alle correnti d’avanguardia, Eleonora Duse calcò le scene dall’età di sei anni e nella sua lunga carriera sperimentò tecniche di recitazione innovative. Si distinse, in questo come nella scelta dei ruoli, dalle colleghe sue contemporanee e fu considerata la più grande attrice del proprio tempo. L’innovazione riguarda da sempre anche la cucina e lo dimostra per Assaggi di Teatro Christian Milone che a ogni piatto sembra voler spostare il limite del possibile un po’ oltre. Nasce così l’Insalata d’avanguardia, all’apparenza una spugna ma in realtà un cubo di mollica imbevuto in un centrifugato di erbe. Un cuore morbido e una corona di sapori freschi e stuzzicanti regalati dalla polpa del pomodoro, dal peperone macerato nel mosto e dalle strisce di bottarga. Come per la recitazione della Duse, la riuscita di questo piatto è una questione di tecnica ed esecuzione. (MLB)

^^Il piatto di Christian Milone si gusta nella Gastronavicella della Trattoria Zappatori di Pinerolo su prenotazione (info 0121.374158) con uno sconto sul conto di pranzo o cena >>
Fotografie dei piatti © Roma gourmet Riproduzione vietata
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<< Altre performance di Christian Milone per Assaggi di Teatro >>
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Assaggi di Teatro 2012-13 è un incontro di gusto fra Roma gourmet e Teatro
realizzato
a Torino da Roma gourmet in collaborazione con Fondazione del Teatro Stabile di Torino e Camera di commercio di Torino. Con il contributo della Fondazione CRT.
Patrocini:
Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Torino.
Nell’ambito di Contemporary Art.
Sponsor: Az. agric. Forcella.
C
on il supporto di Enoteca Regionale dei vini della Provincia di Torino e Babayaga

 

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Salvo dove diversamente indicato, testi e fotografie sono di Roma-gourmet ©

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Assaggi di Teatro

Cucina creativa e Teatro

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Affinità elettive

L’Arte incontra la Cucina d’autore

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Sguardi

Storie d’erranza

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Favole in tavola

Favole in versione golosa

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Aforismi gourmand

*Se t’inganno, prego el
cielo de perdere quello
che gh’ho più caro:
l’appetito.
* Arlecchino
servitor di due padroni

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Lo chef e la Luna

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I carciofi di Caravaggio

Viaggio gourmet
fra vita e opere
di Michelangelo
Merisi
detto
Caravaggio

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Articoli in abbonamento

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Pensiero di Vino

il vino mantiene
l’impronta del
legno in cui è
invecchiato

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Scaffale gourmet

il piacere
del testo goloso

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Piccoli musei

piccoli musei
grandi emozioni

 

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Miscellanea

Miscelannea di articoli e luoghi

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Asian Think

I migliori ristoranti di Cucina Asiatica contemporanea

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Chef’s anatomy

Interviste a *cuochi
e cuoche*

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Puntarelle tempestose

Roma gourmet non acquista nè consuma alcun alimento o bevanda la cui pubblicità strumentalizza il corpo delle donne, offendendone la dignità