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Ricette degli chef – pesce

Anguilla marinata in agrodolce all’aceto di Moscato d’Asti

ricetta Chef Pina Fassi per il ristorante Gener Neuv – Asti
dedicata al progetto di Roma gourmet “I carciofi di Caravaggio

[continua]

Ricette degli chef – vegetariane

Carciofo “dalla Romana alla Giudia”

ricetta dello Chef Angelo Troiani per il ristorante Il Convivio Troiani – Roma
dedicata al progetto di Roma gourmet “I carciofi di Caravaggio

[continua]

Ricette degli chef – riso

Riso mantecato alla ricotta di bufala leggermente affumicata e colatura di alici con battuto di  gamberi rossi e tartufo nero

ricetta dello Chef Giancarlo Morelli per il ristorante Osteria del Pomiroeu – Seregno

[continua]

Ricette degli chef – antipasti

Profumo di tartufo bianco (1996)

ricetta della Chef Davide Oldani per il ristorante D’O – Cornaredo
vista a Identità golose

[continua]

Se questo è un Amleto

Assaggi di Teatro

“Ma io ho dentro ciò che non si mostra. Fuori ci sono i fronzoli e le maschere…” William Shakespeare, Amleto
fragola

Maria Antonietta
ricetta

Angelo Troiani interpreta per Assaggi di Teatro Il popolo non ha il pane? Diamogli le brioche al ristorante Il Convivio Troiani con la Variazione di tiramisù


promozioni


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La celebre frase sul pane e le brioches, da sempre erroneamente attribuita alla regina di Francia Maria Antonietta, esprime il paradosso con cui il regista affronta e gioca con l’Amleto, entra ed esce dal teatro. Assaggi di Teatro guarda questa rappresentazione moderna e fuori dalle righe e mette in scena la propria rivoluzione gourmet: come Filippo Timi abbatte i cliché del  più celebre personaggio shakespeariano, Amleto, a sua volta Angelo Troiani declina il Tiramisù in una serie di variazioni che, piroettando con ingredienti semplici e di stagione, regalano sapori nuovi a uno dei più conosciuti dessert italiani. (MLB)

<< Collezionate le Cartoline Assaggi di Teatro con i piatti dedicati dagli chef agli spettacoli del Teatro di Roma
Agli spettatori che dal 22 al 27 giugno cenano a Il Convivio Troiani e presentano il biglietto del teatro India, viene offerto in omaggio un antipasto gourmet.
Spettatori e lettori di Roma gourmet usufruiscono di Sconti ai Corsi di cucina di Angelo Troiani e Giulio Terrinoni.
<< info sullo spettacolo Il popolo non ha il pane? Diamogli le brioche (una rilettura dell’Amleto di William Shakespeare), regia di Filippo Timi e Stefania De Santis, in scena al teatro India
© fotografia piatto: Roma gourmet

Assaggi di Teatro 2009-2010 è un incontro di gusto
fra Roma gourmet e Teatro di Roma
realizzato con Assessorato alle Politiche della Cultura
e della Comunicazione del Comune di Roma per i teatri Argentina e India

promotori
patrocini
sponsor

e

sponsor tecnici

Babayaga

Ricette degli chef – pasta

Ravioli di caciotta primo sale ai pomodorini del Vesuvio
e salsa basilico

ricetta dello Chef Alfonso Iaccarino per il ristorante Don Alfonso 1890
S. Agata sui due Golfi (NA)

[continua]

Ricette degli chef – Risotto

Risotto al melone con capperi di Pantelleria

ricetta degli Chef Fabio Baldassarre per il ristorante L’Altro Mastai – Roma

[continua]

Biografia Maria Antonietta

“Se il popolo non ha il pane che mangi brioches”
La frase mai pronunciata da Maria Antonietta con la quale è passata alla storia

Maria Antonietta nasce a Vienna nel 1755, figlia dell’Imperatrice d’Austria Maria Teresa. Malgrado un’educazione carente in storia, cultura, francese (e anche in musica, pur avendo Gluck per maestro), grazia e rispettabilità sono qualità giudicate sufficienti a renderla desiderabile come futura regina.

A undici anni la vivace, svagata, graziosa, pigra e distratta Toinette è già promessa al Delfino di Francia Luigi Augusto, non ottuso ma timido nipote di Luigi XV. Divenuta regina, l’annoiato sfuggire a ogni serio pensiero, la superficialità unita al desiderio di piacere, le saranno fatali.

Alla vigilia della partenza per la Francia, Maria Antonietta riceve dalla madre un lungo memoriale con regole che si impegna rileggere a ogni 21 del mese.

Il 16 maggio, nella cappella di Luigi XV a Versailles, l’arcivescovo di Reims celebra il matrimonio fra l’Arciduchessa Maria Antonietta e il Delfino di Franciao. Il privilegio di assistere è concesso solo a nobiltà autentica, con albero genealogico di almeno cento rami. Nel firmare l’atto nuziale, dalla penna restia di Maria Antonietta sprizza una macchia d’inchiostro, per molti segno di “cattivo augurio”.

Suona ambiguo il Rien scritto il giorno dopo al matrimonio dal Delfino sul diario. Matrimonium non consummatum est


Fra le prime battaglie sbagliate di Madame la Dauphine, c’è quella contro l’Amante in carica di Luigi XV, Madame Dubarry, di oscure origini e appariscente bellezza. Istigata dalle tre zie bigotte, non le vuole rivolgere la parola. Molti anni dopo, la Dubarry non sarà dimenticata dai rivoluzionari e dalla ghigliottina.
Maria Antonietta conquista Parigi e ne è conquistata. Frequenta l’Opéra, la Comédie Francaise, la Commedia Italiana, balli, veglioni, sale da gioco. Svago e piacere, ma nessuna curiosità per la vita quotidiana del popolo.
Fedele mentore della Delfina è il conte Mercy, mentre maestra di etichetta è la contessa di Noailles, Madame Etiquette.

Le roi est mort, vive le roi!
Il 27 aprile 1774 Luigi XV ha un malore durante la caccia. Muore di vaiolo il 10 maggio e Maria Antonietta diviene regina, accanto al re Luigi XVI. Regnare diventa per lei innanzittutto strumento di libertà e indipendenza personale.

Maria Antonietta, sovrana giovane e bella, diventa Regina del Rococò, arbiter elegantiarum del suo tempo. Popolo, borghesia, nobiltà, tutti la amano.

Dove non era mai potuto entrare il borghese Voltaire, viene accolta la sarta della Regina, Mademoiselle Bertin. Ricevuta negli appartamenti reali, induce la Corte al lusso più sfarzoso e alle mode più folli. Al Trianon Maria Antonietta vive libera dalla detestata etichetta di Versailles e si circonda di giovani, desiderosi di svagarsi senza prendere la vita troppo sul serio. La prima favorita è Madame de Lamballe. Poi arriva la Contessa de Polignac. Tutti desiderano il favore della generosa regina.
Sono quattro i figli di Maria Antonietta e Luigi XVI. Marie Therese Charlotte, Duchessa di Angouleme (Madame Royale). Louis Joseph, morto bambino. Louis Charles, Duca di Normandia e futuro Luigi XVII, morto a 9 anni nella prigione del Tempio. Marie Sophie Elene Beatrix, morta a un anno d’età. Alla pettinatura pensa il signor Léonard, il Figaro del Rococò, l’ideatore delle turrite acconciature verticali, lo scultore di chiome impomatate.
Dando alla luce il Delfino di Francia, Maria Antonietta diventa regina una seconda volta e raggiunge il culmine della sua potenza. Poi inizia il declino. Versailles è sempre più deserta e silente, la regina perde l’amore del popolo, si aliena nobiltà e borghesia illuminata, è oggetto di libelli infamanti, calunnie e non se ne cura.
La Francia è in bancarotta economica e ogni colpa è attribuita alla regina. Creduta a torto il vero timone politico dello Stato, è soprannominata Madame Deficit. Nell’agosto 1785, nel timore del naufragio, la regina richiama il ministro Necker e avvia una serie di tardive economie.
Il re convoca gli Stati Nazionali. Il Terzo Stato pronuncia nella sala della Pallacorda il giuramento di non sciogliersi finchè il popolo non avrà la Costituzione. È la rivoluzione. Cade la Bastiglia, gli amici fuggono, la famiglia reale è condotta alle Tuileries a Parigi. Non vedrà più Versailles.
La poco furtiva fuga dei sovrani in sfarzosa carrozza è scoperta a Varennes e la libertà perduta. La famiglia reale è ricondotta a Parigi e imprigionata nella Torre del Tempio. Il re viene decapitato il 21 gennaio 1793. Maria Antonietta va alla ghigliottina nove mesi dopo, il 16 ottobre. Sul patibolo, con la consueta grazia, chiede scusa al boia per avergli involontariamente pestato un piede.

Ricette degli chef – riso

Mazzancolle avvolte in riso selvatico su crema di topinambur guanciale croccante e zenzero fritto

ricetta dello Chef Giulio Terrinoni per il ristorante Acquolina – Roma

dedicata a Finale di partita di Samuel Beckett per “Assaggi di Teatro

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Ricette degli chef – riso

Riso Carnaroli integrale con tartara di branzino e mandorle tostate

ricetta degli Chef Christian e Manuel Costardi per il ristorante Cinzia – Vercelli

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