Gallery Magorabin – Torino
Marcello Trentini partecipa con il Magorabin ad Assaggi di Teatro |
© fotografie Roma gourmet |
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Marcello Trentini partecipa con il Magorabin ad Assaggi di Teatro |
© fotografie Roma gourmet |
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La frutta in cucina, da Torino a Roma
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La frutta è un ingrediente presente in molti piatti di cucina d’autore. Come il Capriolo con pesca, castagne, zucca e pera di Anthony Genovese e il Pudding con gelato di mele di Marion Lichtle del Pagliaccio a Roma |
La tela mostra un ragazzo ritratto di tre quarti con la testa inclinata a sinistra. Ma il vero protagonista è il canestro colmo di frutti, di influenza fiamminga e leonardesca con un’eco di Arcimboldo. Se a prima vista il soggetto rappresenta solo “ciò che è”, ossia un venditore che offre frutta adagiata in un cesto tra le foglie fresche, è ugualmente leggibile un’allegoria. Tra sacro e profano ecco la vanitas, rappresentata dalla giovinezza del ragazzo e dalla freschezza dei frutti, entrambi di breve durata. La ricchezza e la gamma dei colori della frutta dipinta richiama gli ingredienti presenti in molti piatti di cucina d’autore italiana contemporanea. Con Anthony Genovese e Marion Lichtle de Il Pagliaccio di Roma, la frutta addolcisce il selvatico capriolo e la mela fraternizza con il pudding. A Torino Pierluigi Consonni abbina al crudo di orata reale del Vintage 1997 il frutto della passione e le pesche candite nello zenzero, mentre gli agrumi seducono altri due chef piemontesi: il limone, caramellato, offre note inedite al vitello tonnato di Alfredo Russo al Dolce Stil Novo della Reggia di Venaria e le arance abbracciano le alici affumicate al legno di rovere di Stefano Gallo a La Barrique di Torino. (MLB) |
![]() << I carciofi di Caravaggio >> |
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L’opera è stata dipinta intorno al 1593-1594, subito dopo il Bacco coronato d’edera |
“Segnali di una vigorosa ripresa nella rilettura e nella traduzione di testi antichi per cercarvi l’indicazione di nuove strade e di nuovi soggetti si segnalano in Italia nella seconda metà del Cinquecento… episodi certamente noti al giovane Caravaggio quando dipinse le sue mezze figure con le nature morte a cui ha affidato il significato simbolico…” Mina Gregori |
Nelle nature morte caravaggesche c’è un’eco di Arcimboldo. ![]() |
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Ragazzo con canestro di frutta di Caravaggio è esposto alla Galleria Borghese di Roma |
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Stefano Gallo partecipa con La Barrique ad Assaggi di Teatro |
© fotografie Roma gourmet |
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Pierluigi Consonni partecipa con il Vintage 1997 ad Assaggi di Teatro |
© fotografie Roma gourmet |
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Polpo arrostito con “polenta” cruda e capperi di Salina
ricetta dello Chef Alfredo Russo ristorante Dolce Stil Novo – Reggia di Venaria (TO)
dedicato a La princesse de milan (da La tempesta di Shakespeare) per “Assaggi di Teatro“
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Ritratto della famiglia Iaccarino con cipolla
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“Vi mando questo quadro. Sono io: sono io come mi trovo adesso” – scrive Caravaggio in una lettera inviata poco prima di morire a papa Paolo V – “qui vedete la mia sofferenza, vedete il mio dolore, la mia angoscia per l’atto criminale di cui disperatamente mi pento”. Accompagna la lettera una tela , il David con la testa di Golia che è anche un drammatico autoritratto. È del Merisi il volto emaciato e tumefatto di quel Golia dalla bocca spalancata in un muto urlo. Un’intensità raccolta dalla famiglia Iaccarino con il piatto già dedicato per Assaggi di Teatro a uno spettacolo andato in scena al Teatro India di Roma e intitolato Le ultime sette parole di Caravaggio. Il piatto, con i suoi sette ingredienti principali (cipolla, gamberi, riso, olive, olio, lardo, prezzemolo), contiene una sintesi della filosofia di cucina degli Iaccarino nella quale si fondono amore per la natura, fantasia, leggerezza, genuinità, modernità, colore, energia. (MLB) |
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David con la testa di Golia di Caravaggio è esposto alla Galleria Borghese di Roma |
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Bibliografia caravaggesca |
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Il brindisi del giovane Bacco all’Enoteca Pinchiorri
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Il giovane Bacco è semisdraiato come un antico romano. Indossa una tunica bianca, languidamente aperta sul petto e trattenuta da una cintura che la mano destra pare in procinto di sciogliere, come un invito. Lo sguardo è fisso su noi che guardiamo e la mano sinistra sembra volerci porgere il bicchiere di vino. Due le nature morte: quella tutta pampini e autunno che incorona la testa e l’altra posata sul tavolo, composta da frutti molto maturi. Lo sguardo del pittore – e il nostro – indugia su particolari inediti per l’epoca. Il vino, ancora spumeggiante nella caraffa (probabilmente appena versato) e increspato da piccole onde concentriche nel largo bicchiere, le unghie sporche della mano sinistra, la trasparenza dei vetri (di leonardesca memoria), la frutta marcescente. Il naturalismo e l’attenzione ai piccoli dettagli del Bacco si riflette nel delicato accostamento di frutti a carni e pesci nel menu all’Enoteca Pinchiorri di Firenze, come il piccione in casseruola con mela cotogna e l’astice incoronato d’uva. (MLB) |
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Caravaggio dipinge il Bacco intorno al 1595-1596 ispirandosi forse alla figura di Antinoo (di cui si può ammirare un busto ai Musei Capitolini della Centrale Montemartini a Roma), il favorito dell’imperatore Adriano. Ciò spiegherebbe il carattere ambiguo e decadente della rappresentazione. |
L’ispirazione del Bacco potrebbe essere Cristiana. Se si ricorda che Dioniso era considerato un precursore del Cristo, il Bacco caravaggesco, con il gesto del brindisi e dell’offerta del vino-eucarestia, diventa simbolo di salvazione. Una simbologia in linea con i valori del committente, il cardinal Del Monte che lo dona al granduca di Toscana Ferdinando I de’ Medici. Per secoli se ne perdono le tracce e la tela viene ritrovata un po’ malconcia nel 1916, in un deposito degli Uffizi. |
Il Bacco ha le unghie sporche. ![]() |
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Bacco incoronato da pampini di Caravaggio è esposto alla Galleria degli Uffizi di Firenze |
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Bibliografia caravaggesca |
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Il carciofo “dalla Giudia alla Romana” di Angelo Troiani
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Una sera del 1604, all’Osteria del Moro di Roma… Caravaggio ordina un piatto di carciofi. Olio e burro il condimento. Il servitore gliene porta quattro cotti col burro e quattro con l’olio e alla domanda quali siano gli uni e gli altri risponde: “che li odorasse, che facilmente haverebbe conosciuto quali erano cotti nel buturo et quelli che erano all’olio” (il servizio nella Capitale è anche allora alquanto disinvolto). Basta questo a far infuocare il saturnino artista che gli getta in faccia piatto e contenuto, ferendolo a una guancia. L’ennesima conferma della leggendaria irruenza di Caravaggio il quale, mettendo anche mano alla spada, spaventa il povero oste e ne è ricambiato con l’ennesima denuncia. (MLB) |
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Bibliografia caravaggesca |
Insalata di puntarelle e alici con bottarga
ricetta dello Chef Giulio Terrinoni per il ristorante Acquolina – Roma
dedicata al progetto di Roma gourmet “I carciofi di Caravaggio“
Assaggi di Teatro | ![]() |
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“Ma io ho dentro ciò che non si mostra. Fuori ci sono i fronzoli e le maschere…” William Shakespeare, Amleto | ||||
![]() ![]() Maria Antonietta ![]() |
![]() Angelo Troiani interpreta per Assaggi di Teatro Il popolo non ha il pane? Diamogli le brioche al ristorante Il Convivio Troiani con la Variazione di tiramisù
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La celebre frase sul pane e le brioches, da sempre erroneamente attribuita alla regina di Francia Maria Antonietta, esprime il paradosso con cui il regista affronta e gioca con l’Amleto, entra ed esce dal teatro. Assaggi di Teatro guarda questa rappresentazione moderna e fuori dalle righe e mette in scena la propria rivoluzione gourmet: come Filippo Timi abbatte i cliché del più celebre personaggio shakespeariano, Amleto, a sua volta Angelo Troiani declina il Tiramisù in una serie di variazioni che, piroettando con ingredienti semplici e di stagione, regalano sapori nuovi a uno dei più conosciuti dessert italiani. (MLB) |
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<< Collezionate le Cartoline Assaggi di Teatro con i piatti dedicati dagli chef agli spettacoli del Teatro di Roma |
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Agli spettatori che dal 22 al 27 giugno cenano a Il Convivio Troiani e presentano il biglietto del teatro India, viene offerto in omaggio un antipasto gourmet. Spettatori e lettori di Roma gourmet usufruiscono di Sconti ai Corsi di cucina di Angelo Troiani e Giulio Terrinoni. |
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<< info sullo spettacolo Il popolo non ha il pane? Diamogli le brioche (una rilettura dell’Amleto di William Shakespeare), regia di Filippo Timi e Stefania De Santis, in scena al teatro India |
© fotografia piatto: Roma gourmet |
Assaggi di Teatro 2009-2010 è un incontro di gusto
fra Roma gourmet e Teatro di Roma
realizzato con Assessorato alle Politiche della Cultura
e della Comunicazione del Comune di Roma per i teatri Argentina e India
promotori
sponsor tecnici Babayaga |