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Ricette degli chef – Crostacei

CroqueMonsieur di crostacei

piatto dello Chef Marcello Trentini per il ristorante Magorabin – Torino

dedicato a La modestia di Rafael Spregelburd per “Assaggi di Teatro

[continua]

Menu Capodanno Il Convivio Troiani

Menu di San Silvestro 2012 Il Convivio Troiani – Roma
Euro 220,00 (bevande escluse) 270.00 a persona – Euro 90 abbinamento vini
Cappesante arrostite al burro di cacao, Sartu di risotto alla Milanese e salsa di ossobuco
*Cocottina di baccalà San Giovanni cotto nel latte, vegetali e tuberi
*Sfogliatina croccante di triglia di scoglio con broccoli & mozzarella
Soqquadri Pastificio Verrigni con guance di cernia rossa di amo, pomodoro piennolo, olive taggiasche e capperi di Salina
Ravioli ripieni di carne, con carciofi croccanti e bianco di vitella, mentuccia e grani di senape
Lenticchie, cotechino e zenzero
*Piccione arrostito all’alloro, ripieno di mazzancolle, salsa di panettone e melagrana
in alternativa
*Tagliata leggermente affumicata di manzo biologico con salsa di vin brulé
Pre-dessert
Semifreddo alla vaniglia, composta di amarene, croccante di mandorle e gelato alla nocciola
Piccola pasticceria
* i piatti con l’asterisco possono essere guarniti con tartufo nero (con supplemento di Euro 15.00)

Menu San Silvestro Capodanno 2010 Il Convivio Troiani – Roma

Stuzzichino di Benvenuto
Piccolo fritto di calamaretti pennetta con erbe aromatiche, carciofi, fili di agrumi e zenzero
Mazzancolli locali sauté salsa all’Armagnac, purea di castagne e rosmarino
Cocottina alle delizie del mare
Spagolini con vongole, pepe di Sarawak, olio affumicato e bottarga di muggine
Ravioli cacio e pepe con trippa di maiale alla romana e scampi al lemon grass
Fegato grasso d’’oca al torcione in crosta di frutta secca con pan brioche al cioccolato,mandarino e pepe Jamaica
Variazione di maialino da latte biologico in tre preparazioni
Oppure
Variazione di piccione in tre preparazioni
Mousse di castagne con cuore di caramello e pepe verde, salsa di mandarinetti cinesi e gelato al panettone

Costo: euro 250 per persona bevande escluse

Menu San Silvestro Capodanno 2009
Stuzzichino di Benvenuto
Piccolo fritto di calamaretti, pennette e gobbetti con carciofi, fili di agrumi ed erbe
Cernia al barattolo con uvetta al finocchietto, pinoli, patate, pomodori secchi e salsa alla cacciatora
Langhe bianco Sauvignon 2004 La Spinetta
Lenticchie di Castelluccio biologiche mantecate con cotechino prodotto da “Il Convivio” e mazzancolle spadellate all’olio speziato
Brut Rosè ( pinot nero ) Monsupello
Creme brulée di gorgonzola di Malga con insalata di pere al coriandolo e frutta secca
Vin Santo dell’Umbria 2004 La Palazzola
Variazione di agnello da latte biologico in tre cotture
Pappardelle alle noci e cacao, tirate al mattarello, con ragù di anatra, profumo di arancia e spinaci croccanti
Guado al Tasso ( merlot e cabernet sauvignon ) 1997 Antinori
Semifreddo di torrone con datteri al naturale farciti di mousse al cioccolato fondente, salsa di mandarini
Vin Santo dell’Umbria 2004 La Palazzola
Piccola Pasticceria
Champagne Cuvée Prestige 1er cru 1995 N. Maillart
Costo per persona Menu € 220,00
Costo Selezione Vini € 100,00
Menu capodanno 2008
Benvenuto dello chef Angelo Troiani
Filetto di triglia in casseruola con pera arrostita, salsa di fegato grasso, Recioto della Valpolicella e aria di alloro
Cappesante in crosta di salsiccia e salsa di Champagne, scalogno e limone
Carpaccio di seppia con insalata di carciofi, kiwi e bottarga di muggine
Zuppetta di lenticchie di Castelluccio al timo con cotechino di produzione Il Convivio
Ravioli di anatra con salsa all’arancia, falso pepe del Perù e scaglie di cioccolato
Agnello da latte biologico del Lazio in tre cotture
Semifreddo di torrone al mandarino, piccolo soufflé di panettone (leggi la ricetta) e salsa di cioccolato caldo
Piccola pasticceria

Menu Capodanno E. 220
Percorso di vino al calice E. 80
Leggi la scheda del ristorante Il Convivio Troiani di Roma


Ricette degli chef – Pesce

Crudo di pescato ed erbe selvatiche

ricetta della Chef Mariangela Susigan ristorante Gardenia – Caluso (TO)
piatto dedicato a Tutto per bene di Luigi Pitandello per “Assaggi di Teatro

[continua]

Gallery Del Cambio – Torino

Riccardo Ferrero partecipa con Del Cambio ad Assaggi di Teatro

© fotografie Roma gourmet

Ricette degli chef – Risotto

Tortino di riso ai gamberi rossi e fave su nero di seppia e mollica tostata
ricetta dello Chef
Massimo Riccioli per il ristorante La Rosetta – Roma

[continua]

Ricette degli chef – pasta

Raviolini di manzo e biete con gamberi rossi
foglioline di spinaci e
spuma di pepe verde e menta

ricetta degli Chef Anthony Genovese e Marion Lichtle – ristorante Il Pagliaccio – Roma
dedicata a Le nuvole da Aristofane per “Assaggi di Teatro

[continua]

Ricette degli chef – finger food

American sandwich di gamberi con maionese all’ostrica

ricetta dello Chef Angelo Troiani per il ristorante Il Convivio Troiani – Roma
dedicata alla rassegna Teatri del tempo presente in scena al Valle per “Assaggi di Teatro

[continua]

Ricette degli chef – pesce

Gamberi e caponatina alle arance di Sicilia

ricetta dello Chef Massimo Riccioli per il ristorante La Rosetta – Roma
dedicata allo spettacolo La rosa tatuata da T. Williams per “Assaggi di Teatro

[continua]

Ricette degli chef – pesce

Frittura di Paranza, calamari, gamberi e verdure
con maionese alla barbabietola

ricetta dello Chef Alfonso Iaccarino – ristorante Don Alfonso 1890
S. Agata sui due Golfi (NA)

dedicata al musical Masaniello di Tato Russo per “Assaggi di Teatro

[continua]

Elogio dello scarto

“…di sicuro, di tangibile, non c’è che la pelle”
Curzio Malaparte

Si parte dalle bestialità commesse dagli uomini negli anni drammatici della guerra quando – scrive Marco Baliani, regista de La pelle – “milioni di esseri umani sono stati ridotti a oggetti, a cose, privati di identità e di anima”. Crudeltà registrate in maniera ancora attualissima da Curzio Malaparte per il quale La pelle è difesa primaria da parte degli esseri umani che “compiono cose meravigliose e cose orrende, non già per salvare la propria anima, ma per salvare la propria pelle”.

Si passa per il regista Peter Greenaway che nel film Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante rivela gusti forti e mescola banchetti raffinati e cannibalismo, sintesi e apice osceno di ogni fisicità divorata, come la malapartiana “bambina … distesa sulla schiena in mezzo al vassoio, sopra un letto di verdi foglie di lattuga”.
Infine l’evocazione della fame delineata ne La pelle e i sontuosi convivi del visionario regista inglese, si scontrano e incontrano nella cucina romana del Quinto quarto che trasforma in prelibatezze gli scarti, le parti di animale avanzate dai tagli dei macellai e che trovano una grande interprete nella chef Agata Parisella.

Fegato, pajata, milza, polmoni, cuore, lombatello, testina, zampi, coda, granelli, rognone, animelle, schienali, torcioli, trippa alimentano la cucina romana povera e popolare, nata a Testaccio intorno al Mattatoio, vicina alla cucina del Ghetto e rinnovata da chef  sensibili come Agata Parisella che nel cuore dell’Esquilino, al ristorante Agata e Romeo, coniuga tradizione e innovazione creando un percorso storico e poetico tra sapori di antica tradizione romanesca e modernità.
L’esordio è affidato a un piatto nel quale le consistenze croccanti e acidule dei carciofi incrociano fatalmente quelle morbide e dolci dell’animella, “la ghiandola situata dietro lo sterno dei bovini e per via di questa sua collocazione paragonata a una piccola anima” scrive la chef in una bella pagina del libro “Agata e Romeo” pubblicato dall’editore Cucina & Vini, dove si ricorda come “alle animelle la tradizione popolare attribuisce prerogative afrodisiache propizie alle tenzoni amorose”. Il sommelier le avvolge nei profumi di frutti rossi e ciliegia del vino rosso che, vellutato e morbido, accoglie nella sua rotondità anche i rigatoni con la pajata, l’intestino tenue del vitello tanto amato dagli “scortichini”. Siamo lontani dal manifesto futurista che mette al bando la pastasciutta e la sapidità del piatto, per il quale Agata impiega la pajatina d’agnello, più delicata e digeribile, è irresistibilmente stuzzicante.

La trippa, piatto povero per eccellenza tradizionalmente cucinato il giovedì, è quella autentica alla romana, con menta e fagioli. Sfida l’appetito anche la parata di carnose pajatine d’agnello rosolate e abbinate con intelligenza alle acri puntarelle condite con la tipica salsa d’acciuga, il “pane del mare” dei vecchi liguri che dalla bagna cauda piemontese al Lazio spicca un saporito salto ben descritto da Nico Orengo.

Il capitolo dei secondi si chiude con il piatto simbolo della cucina povera: la coda alla vaccinara, un tempo cucinata soprattutto nel Rione Regola che pullulava di mandriani e conciatori di pelli ai quali la coda si dava come integrazione della paga. Quei “vaccinari” e “scortichini” che la portavano in osteria per farla cucinare, ai nostri giorni avrebbero un indirizzo sicuro nel ristorante Agata e Romeo dove la Coda alla vaccinara con purè di sedano rapa è il piatto dedicato da Agata Parisella ad Assaggi di Teatro. La accompagna un vino rosso che – spiega il sommelier – “si apre al naso a una declinazione di sensazioni verdi di peperone e pomodoro, coronate da tocchi di cannella e chiodi di garofano”, sapori speziati che nel piatto si mescolano con quelli dolci regalati da pinoli, uvetta e pregiato cacao.

Dopo le verdure in pinzimonio nell’olio nuovo, un sorso di vino smussa gli angoli dolorosi e puntuti della narrazione malapartiana e la sovrappone nella memoria alle descrizioni di un grande innamorato di Roma, Pasolini. La stessa energia violenta e cruda, lo stesso distacco di anatomista, la stessa passione dell’uomo vinto dal destino… ma questa è un’altra storia.
Maria Luisa Basile


Assaggi di… teatro

si ispira a La pelle, uno spettacolo di Marco Baliani dall’opera di Curzio Malaparte


Assaggi di… Coda
Agata Parisella dedica a La pelle la Coda alla vaccinara


Assaggi di… gusto
Scarica gratuitamente la ricetta della Coda alla vaccinara di Agata Parisella

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Assaggi di Teatro 2008-2009 è un incontro di gusto fra Roma gourmet e l’Ente Teatrale Italiano per i Teatri Valle e Quirino
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