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Tacchino, chele e zenzero

Assaggi di Teatro

“La Divinità s’è spezzata come il pane dell’Ultima Cena, e noi siamo le sue briciole. Di qui questo sentimento d’una fraternità infinita. Herman Melville
pel di carota

aforismi
ricetta

Fabio Baldassarre interpreta per Assaggi di Teatro Bartleby lo scrivano da Melville con il… Sandwich di tacchino e scampi
con insalatina di carote, zenzero e lime


promozioni


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Turkey, Nippers, Ginger nut, ovvero Tacchino, Chele, Zenzero sono i nomi dei dipendenti dello studio legale nel quale Bartleby viene assunto come scrivano ma anche gli ingredienti che Fabio Baldassarre assembla in maniera fraterna per creare un “sandwich” assai poco comune. La preparazione da sempre associata allo spuntino solitario e malinconico (come laconico e mite è lo scrivano la cui solitudine si specchia in quella del suo datore di lavoro che si ostina a cercare di capirne le ragioni) è nobilitata – spiega lo chef – dall’impiego dei “prodotti golosi che si vorrebbero trovare aprendo il frigorifero”, per coccolarsi e per preferire il si al no. (MLB)

“Quei maledetti pepe, zenzero, cannella, zafferano, chiodi di garofano” tuona il poeta tedesco Ulrich von Hutten al tempo della Riforma …continua
<< Collezionate le Cartoline Assaggi di Teatro con i piatti dedicati dagli chef agli spettacoli del Teatro di Roma

Bartleby lo scrivano, Una storia di Wall Street da Herman Melville, adattamento Daniel Pennac, regia François Duval (teatro Argentina)

Assaggi di Teatro 2009-2010 è un incontro di gusto
fra Roma gourmet e Teatro di Roma
realizzato con Assessorato alle Politiche della Cultura
e della Comunicazione del Comune di Roma per i teatri Argentina e India

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Piccoli musei – Achille Pinelli

La Roma dell’800 al Museo di Roma

L’altro giorno un turista, un inglese, prendendo le statue equestri di Carlomagno e di Costantino per quelle di San Pietro e San Paolo ha chiesto a un altro quale dei due cavalieri fosse San Paolo. La risposta è stata: “Credevo che San Paolo non fosse più rimontato a cavallo dopo quello che gli è successo”.
George Byron, Lettere

L’artista Achille Pinelli…
… nato a Roma nel 1809 e figlio del più noto Bartolomeo, nella sua breve vita fu uno dei protagonisti del mondo artistico romano dell’Ottocento. I suoi acquerelli offrono una preziosa testimonianza di un’epoca nella quale non esisteva ancora la fotografia a riprodurre la realtà e documentano in modo vivace e colorato aspetti della città ormai scomparsi o cambiati nel tempo. 
Gli acquerelli…
… dell’artista sono spesso animanti da vivaci scene di vita popolare romana quotidiana, stemperate da toni cromatici armoniosi e accenti di delicato realismo. Ne sono pittoreschi esempi le tavole che ritraggono le allegre popolane sulla Carrettella delle Ottobrate, la festa dei montanari abruzzesi davanti a Santa Maria della Scala che culmina nel “ballo dell’orso”, le lavandaie che si accapigliano davanti a San Silvestro in Capite. L’artista si sofferma anche su mestieri e commerci, ritraendo con grande attenzione ai dettagli la bottega del ciabattino, il cocomeraio a Piazza Navona (foto), il mercante di erbe a Piazza Barberini e i venditori di aglio a San Lorenzo in Lucina il pescivendolo davanti a San Carlo al Corso, il friggitorie di frittelle, il”carnaciaro” (venditore di carne per animali) davanti a Santa Maria Egiziaca. La compenetrazione fra scene di vita e architettura è tale che non si sa più distinguere tra fondale e azione: monumenti e vita quotidiana si stemperano e si fondono gli uni nell’altra.
La curiosità
Particolare attenzione è dedicata ai diversi tipi di abbigliamento, sempre riprodotti in modo dettagliato che si tratti di persone del popolo, commercianti, borghesi o religiosi. Gli ecclesiastici, in particolare, sono spesso ritratti con bonaria vena satirica, come nella scena che, sullo sfondo della chiesa di San Vitale, abbraccia il venditore di tacchini e i novizi Gesuiti timidamente incuriositi da una donna che allatta.
Il palazzo…
… è il Settecentesco Palazzo Braschi, residenza realizzata dall’architetto Cosimo Morelli per il nipote di Pio VI nel cuore della Roma Rinascimentale, fra Campo dei Fiori e piazza Navona
Contiene…
… più di 100.000 opere che aiutano a comprendere la vita artistica e sociale di Roma dal Medioevo agli inizi del Novecento. Le raccolte comprendono i 200 acquerelli realizzati da Achille Pinelli nella prima metà degli anni ’30 del XIX secolo e che possono essere ammirati su richiesta.

Locali segnalati dalla Guida Roma-gourmet nelle vicinanze
Pasticceria Josephine Bakery
Il Convivio Troiani
Il Pagliaccio

Info Museo di Roma
Piazza San Pantaleo 10
Roma – Piazza Navona
Come arrivare:
Bus 64 Fermata Corso Vittorio Emanuele
Orari: 9.00 – 19.00 (la biglietteria chiude un’ora prima)
24 e 31 dicembre 9.00 – 14.00
Giorno di chiusura: lunedì
Tel. +39 06. 0608
Ingresso: a pagamento
Biglietto intero 6.50 euro – ridotto 4.50 euro
sito web: museodiroma.it
Bookshop: si
Biblioteca

Grandangolo

San Pantaleo, Campo dei Fiori, Piazza Navona

Achille Pinelli’s Rome: Museum of Rome

Achille Pinelli…
… was born in Rome in 1809 (son of the famous Bartolomeo) and in its short life he was one of the protagonists of the Roman artistic world of Nineteenth Century.  Its watercolors offer  us a precious deposition of a period in which didn’t still exist the photography to reproduce the reality and they document in lively and coloured manner some town corner vanished or changed. 
The watercolor…
… portray stages of Roman daily popular life, diluted by harmonious chromatic tones and accents of delicate realism.  Some picturesque examples are the tables that portray popular women on the “Carrettella delle Ottobrate”, the party of the Abruzzi people before S. Maria della Scala that culminates in the “bear dance”, the laundresses that quarrel before San Silvestro in Capite.  The artist has also attracted by occupations and commerce and reproduce with caution to the details the shop of the cobbler, the watermelon seller to Piazza Navona, the merchant of grasses in Piazza Barberini and the vendors of garlic in San Lorenzo in Lucina, the fish merchant before San Carlo al Corso, the fried-food merchant, the” carnaciaro” (vendor of meat for animals) before Santa Maria Egiziaca.  The permeation between stages of life and architecture is so perfect than it is difficult to distinguish between backdrop and action: monuments and daily life dilute and melt themselves. 
The palace…
… is the Eighteenth-century Palace Braschi, residence realized by the architect Cosimo Morelli for the grandchild of Pious VI in the heart of the Rome of Renaissance, between Campo dei Fiori and Piazza Navona.
The Museum shows…
… more of 100,000 works that help to know the artistic and social life of Rome since the Medieval age to the beginnings of the Twentieth Century.  The collections include the 200 watercolors realized by Achilles Pinelli in the first half of 1830.T they can be admired on request. 
Curiosities… kindle the visitor
The artist dedicates caution to the different types of clothes, always reproduced in detailed manner.  The ecclesiasticals are often retracted with kind satiric vein, like in the watercolor that embrace, on the background of the church of San Vitale, the vendor of turkeys and the young Jesuits curious for a woman that nurses.



Neighbourhood Gourmet addresses
Pasticceria Josephine Bakery
Il Convivio Troiani
Il Pagliaccio

Museum address and Info
10 San Pantaleo Place
Rome
How to arrive:
Bus 64
Timetable: Tuesday – Sunday 9.00 am – 7.00 pm (the ticket office closes an hour in advance)
24th and 31st December 9.00 am – 2.00 pm
Monday closed
Tel. +39 06. 0608 
Full Ticket 6.5 euro – Reduced Ticket 4.5 euro
web site:  en.museodiroma.it
Bookshop: yes
Library

Wide angle
San Pantaleo, Campo dei Fiori, Piazza Navona

O eteree, o molli

Assaggi di Teatro
Esse le idee ci dànno, la dialettica, la ciurmeria, l’ingegno, la chiacchiera, il ghermire concetti, il dar nel segno!… O eteree, o molli!” Aristofane, Le nuvole
gallery

nuvole
ricetta

Anthony Genovese e Marion Licthle interpretano per Assaggi di Teatro Le nuvole da Aristofane al ristorante Il Pagliaccio dal 22 gennaio con… Raviolini di manzo e biete con scampi, spinaci e spuma
di pepe e menta


– – –

indice ADT 2009

Vanno, vengono, certe volte sono bianche, per Fabrizio de Andrè o verdi, per Anthony Genovese e Marion Lichtle che, lasciandosi instillare l’idea dall’opera di Aristofane, dedicano ad Assaggi di Teatro i saporosi raviolini. Sono gonfi di una farcia che come le nuvole muta a piacere delle stagioni, li incorona una spuma di pepe verde e menta e fluttuano su un cielo di porcellana bianca. O eterei o morbidi. (MLB)

<< Colleziona le Cartoline Assaggi di Teatro con i piatti dedicati dagli chef agli spettacoli del Teatro di Roma
Assaggi di Teatro si ispira allo spettacolo Le nuvole da Aristofane, regia Antonio Latella (teatro Argentina Stagione 2009-2010 Roma)

Assaggi di Teatro 2009-2010 è un incontro di gusto
fra Roma gourmet e Teatro di Roma
realizzato con Assessorato alle Politiche della Cultura
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Piccoli musei

Sala degli Animali ai Musei Vaticani

Il gusto di La Fontaine

Aveva un certo tale una gallina,
che faceva ogni giorno un uovo d’oro.
Credendo che la bestia peregrina
Chiudesse in grembo qualche gran tesoro,
l’uccise, e aperto il fianco,
la sua gallina simile trovò
a tutte le altre che fan l’ovo bianco,
così ei stesso il suo danno procacciò.
La gallina d’oro di Jean de La Fontaine

La pagina è in costruzione


Piccoli musei


Lo Scalone del Valadier a Palazzo Braschi

Breve storia di una vita lunga cinque secoli

Il Palazzo risale alla fine del Settecento ma la sua storia è molto più antica.
Fu eretto alla fine del XV secolo demolendo una casa torre appartenuta a Cencio Mosca.
Nel 1501 vi andò ad abitare il cardinale Oliviero Carafa che pose sull’angolo del palazzo la famosa “statua parlante” Pasquino visibile (e ciarlante) ancora oggi.
La dimora arrivò al culmine dello splendore nella seconda metà del Seicento, quando vi abitò il Duca di Bracciano, don Flavio che vi raccolse un’importante collezione di dipinti e sculture. Opere di Tiziano, Tintoretto, Annibale Carracci, Federico Zuccari.
In seguito il palazzo passò ai Colonna e ai Caracciolo per essere poi acquistato nel 1790 da papa Pio VI Braschi per i nipoti che aveva adottato per garantire continuità al casato. Furono demoliti il vecchio edificio e le case circostanti e l’architetto Cosimo Morelli progettò un nuovo palazzo, abitato da Luigi Braschi Onesti duca di Nemi e dalla moglie Costanza Falconieri e splendidamente arredato con una collezione di moderne pitture e di antiche sculture trovate negli scavi dei feudi di famiglia.
All’arrivo dei francesi a Roma nel 1798, il papa fu deportato oltralpe il duca imprigionato e il Palazzo saccheggiato. La maggior parte delle opere furono portate in Francia o vendute e si salvarono solo alcune sculture, tra le quali l’Antinoo, poi acquistato dalla Santa Sede.
Nell’Ottocento le vicissitudini e i passaggi di proprietà furono svariati, come pure le destinazioni: teatro (vi fu rappresentato Il ventaglio di Goldoni), sede provvisoria del Ministero degli Interni, alloggio degli sfollati nel dopoguerra e, infine, sede del Museo di Roma.


Palazzo Braschi si eleva su una pianta trapezoidale fra via Pasquino, piazza Navona, via della Cuccagna e piazza – e via – di San Pantaleo, su cui si affaccia il portone principale adornato con un Borea che soffia su un giglio, elemento araldico dei Braschi. Il cortile al quale si accede è di ispirazione vanvitelliana: rettangolare, bugnato a pianterreno e all’ammezzato, con finestre architravate.
Dall’atrio si arriva allo splendido Scalone del Valadier che per le due rampe usò 18 colonne di granito rosso dell’ospedale di Santo Spirito, originarie probabilmente della villa di Agrippina del I sec. d.C. Lo Scalone è adornato da statue e decorazioni in stucco di Luigi Acquisti che si ispirò a episodi dell’Iliade, consigliato da Vincenzo Monti che, oltre a tradurre il poema Omerico, visse nel palazzo come segretario del Duca.
Il Valadier realizzò anche la Cappella con colonne in alabastro e volte a stucchi.

Indirizzi golosi segnalati dalla Guida www.roma-gourmet.com nelle vicinanze:
enoteca Cul de sac
caffetteria libreria Feltrinelli Torre Argentina
ristorante Il Pagliaccio

Piccoli musei

Museo Nazionale d’Arte Orientale Giuseppe Tucci

Nella cornice di Palazzo Brancaccio, fra Buddha, monili, dipinti su stoffa…

“Il vento soffia tra i giunchi.
Non voglio dormire e ascolto
Se il suo sospiro mi risveglia il cuore.”
Diari di dame di corte nell’antico Giappone, Diario di Izumi Shikibu

Palazzo Brancaccio
Il Museo è ospitato al primo piano di Palazzo Brancaccio, niveo e monumentale edificio che la madre della principessa, una ricca americana, realizzò acquistando il Convento delle Clarisse Francescane e affidando i lavori di restauro all’architetto Luca Carimini. Gli appartamenti furono decorati dal pittore romano Francesco Gai che acquistò dipinti ed eseguì affreschi e stucchi su soffitti e pareti.
Giuseppe Tucci fu uno fra i massimi orientalisti del Novecento e tra i fondatori del Museo, istituito nel 1957.
Contiene…
… una raccolta di circa 26.000 oggetti, con prevalenza di reperti archeologici, esposti a rotazione e distribuiti in 16 sale. Le raccolte sono una testimonianza storica e artistica di popoli di ogni tempo e area: Vicino e Medio Oriente Antico, Tibet e Nepal, Cina, India e Gandhara, Giappone, Corea e Sud-Est asiatico.
Le curiosità
Nella sezione dedicata all’India, il “marmo Scorretti” raffigurante la dea Durga mentre sottomette il demone bufalo e la scultura che rappresenta Siva Nataraja, il re della danza.
Nella sezione dedicata alla Cina, la raccolta di bronzi raffiguranti il Buddha.
Nella sezione dedicata al Tibet, i gioielli e i dipinti arrotolabili su stoffa.
Il primato
Per quanto riguarda l’arte del Pakistan la collezione è la più importante d’Uropa e una delle maggior per l’Afghanistan.



Indirizzi golosi segnalati dalla Guida Roma gourmet nelle vicinanze
Pasticceria e forno Panella
Antico Caffè Santamaria

Indirizzo e Informazioni
Via Merulana 248
Roma – Quartiere Esquilino
Come arrivare:
Metro linea A, fermata Piazza Vittorio Emanuele + pochi passi a piedi percorrendo via Statuto o via Leopardi
Orari: martedì, mercoledì, venerdì 9.00 – 14.00 – giovedì, domenica e festivi 9.00 – 19.30
Giorni di chiusura: lunedì – 1 gennaio – 25 dicembre
Tel. 06. 7014796 – 06. 32810
Ingresso: a pagamento
Biglietto intero 6 euro – ridotto 3 euro
Gratuito sotto i 18 anni e sopra i 65
sito web: museorientale.it
Servizi per disabili
Bookshop: no
Biblioteca
Archivio fotografico

Grandangolo
Basilica di S. Maria Maggiore – S. Prassede – S. Martino ai Monti – Torre Medievale – Piazza Vittorio Emanuele – Porta Magica

Pittura giapponese sumi-e

Sesshu

Il buddismo Zen ebbe una profonda influenza sull’arte, sulla cultura e sulla civiltà giapponese, favorendo il fiorire di grandi artisti. Nella pittura sumi-e, eseguita su rotoli in altezza o kakemoni, i movimenti del pennello dovevano essere spontanei e immediati come il volteggiare delle foglie al vento, per non lasciare spazio tra ispirazione ed esecuzione:
Una differenza di un decimo di pollice
E il cielo e la terra si trovano separati.

L’obiettivo era lasciar fluire attraverso l’opera lo spirito della vita, senza soffocarlo con la ragione o la volontà individuale. Il più grande pittore di sumu-e fu il monaco zen Sesshu.

National Museum of Oriental Art G. Tucci

Brancaccio Palace
The nobiliar Palace housting the Museum is the result of a restoration made by the Brancaccio princess’s mother, a rich american Madame, who bought the Clarisse Francescan Sisters Convent and assigned the project of transformation to the architect Luca Carimini. Apartments had been decorated by Roman painter Francesco Gai that did fresco and stucco on ceiling and walls.
Giuseppe Tucci was one of the most important orientalists of Twenthiet Century and he  promoted the Museum foundation on 1957.
the museum shows…
… about 26.000 objects, most of which archeologic reports, rotation showed in 16 rooms. The collection is an artistic and istorical testimony of Asian peoples: Ancient and Near Middle East, Tibet and Nepal, China, India and Gandhara, Japan, Corea and Far East.
Curiosities… kindle the visitor
India sector: the “Scorretti marble” representing the goddess Durga while subkecting thhe buffalo devil and the 10th Century bronze Shiva king of dance.
China sector: the scuulpres documentino Buddhist statuary.
Tibet sector: jewels and handscroll painting on cloth.

Roma gourmet Guide neighbourhood pastry shops and cafès:
Pastry shop Panella
Ancient Cafè Santamaria

Museum Address and Info
248 Merulana street
Rome – Esquilino district
How to arrive:
Underground A, Vittorio Emanuele stop + fews walking steps crossing Statuto street or Leopardi srteet
Timetable: Tuesday, Wednesday and Friday 9.00 a.m. – 2.00 p.m.
Thursday, Saturday, Sunday and Holidays 9.00 a.m. – 7.30 p.m.
Monday closed
Tel. +39 06. 7014796 – 06. 32810
Full Ticket 6 euro – Reduced Ticket 3 euro
Free admittance for people under 18 and above 65
sito web: museorientale.it
Entrance and services for disabled persons
Bookshop: no
Library
Photografic Archive

Wide angle
S. Maria Maggiore Basilic – S. Prassede – S. Martino ai Monti – Middle Age Tower – Vittorio Emanuele Place – Magic Door

Piccoli musei


I tirannicidi

Chi sono le due figure protese nell’atto dell’attacco?

“… rimasi a meditar vendetta in cuore,
se avessi potuto punirlo, m’avesse dato Atena quel vanto”
Omero, Odissea
I tirannicidi al Museo dei Gessi di Roma
Le statue rappresentano gli ateniesi Armodio e Aristogitone, che, nel 514 a.C., uccisero Ipparco, figlio minore del tiranno Pisistrato e che furono per questo a loro volta giustiziati. Cessata la tirannide nel 510 a.C., ai due eroi fu dedicato nell’agorà un gruppo bronzeo, realizzato dallo scultore Anténor. Trafugato dal re Serse durante la temporanea occupazione persiana dell’Attica  del 480 a.C., fu sostituito da un nuovo monumento, creato dagli scultori Krìtios e Nesiòtes, da cui è tratta la copia romana di età adrianea che i due gessi riproducono.




L’imperatore Adriano era un appassionato viaggiatore, amante dell’arte e curioso della religione e dei costumi greci e orientali. Le copie romane delle statue greche dei tirannicidi adornarono Villa Adriana a Tivoli.

Foto Imperatore Adriano “La Villa era la tomba dei viaggi, l’ultimo accampamento del nomade, l’equivalente, in marmo, delle tende da campo e dei padiglioni dei principi asiatici.”
Marguerite Yourcenar, Memorie di Adriano

I calchi in gesso delle due statue greche sono visibili nel Museo dei gessi dell’Istituto di Archeologia dell’Università di Roma, fondato nel 1892 da Emanuel Löwy che a Roma ricoprì la prima cattedra di Archeologia d’Italia. I calchi in gesso gli servivano come strumenti della didattica e continuuano a essere molto utili per lo studio della scultura greca dal periodo arcaico all’ellenismo, permettendo anche il confronto fra calchi di più repliche di uno stesso originale ormai perduto.
Nel Museo sono esposti  milleduecento calchi in gesso, disposti cronologicamente in cinquantasei sale.

Indirizzo e Informazioni
Museo dell’Arte classica. Università di Roma La Sapienza
Piazzale A. Moro 5 Quartiere Tiburtino
Come arrivare:
Metro B – Fermata Policlinico
Bus 310 – 492
Tram 19 – 3
Orari: 9.00 – 17.00
Giorni di chiusura: sabato e domenica e agosto
Tel. 06. 49913960 – 49913827
sito web: uniroma1.it/musei/museiu.idc

Sognare forse

Assaggi di Teatro

…il testo su cui abbiamo lavorato, pur mantenendo una corretta fedeltà al soggetto, se ne allontana anche…” Antonio Calenda
gallery

aforismi
ricetta

Giulio Terrinoni interpreta per Assaggi di Teatro To be or not to be regia Antonio Calenda al ristorante Acquolina con… l’impepata di cozze destrutturata


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Magari non sembra, però questa è davvero un’impepata di cozze. Gli ingredienti ci sono tutti: muscoli, olio extravergine d’oliva, limone, prezzemolo, pane… ma invece di essere serviti in modo tradizionale, sono reinventati e proposti con ironia in una forma nuova. Una presentazione leggera e gioiosa, capace, come l’opera alla quale si ispira, di sdrammatizzare un classico. Un piatto intramontabile della cucina marinara che confonde – forse – gli occhi, ma non certo il palato che lo riconosce come familiare e desiderabile e… sogna. (MLB)

<< Collezionate le Cartoline Assaggi di Teatro con i piatti dedicati dagli chef agli spettacoli del Teatro di Roma
Spettatori e lettori di Roma gourmet usufruiscono di Sconti ai Corsi di cucina di Giulio Terrinoni e Angelo Troiani ad Acquolina.

To be or not to be di Maria Letizia Compatangelo, regia Antonio Calenda dal soggetto di Melchior Lengyel per il film Vogliamo vivere! di Ernst Lubitsch – Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia (teatro Argentina)

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Golosa è la notte

Assaggi di Teatro

“Les Bacchantes de banlieues sanglotent et la lune brûle et hurle… les sauvages dansent sans cesse la fête de la nuit.” Arthur Rimbaud, Illuminations *
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ricetta

Angelo Troiani interpreta per Assaggi di Teatro Certe notti da testi di Luciano Ligabue al ristorante Il Convivio Troiani con…


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la tartara di ricciola alle erbe con stelle di mela verde
sale di Maldon affumicato e coriandoli di peperone

Come vive la notte dal cuoco? Riesce a scorgere le stelle dalla lunga linea dei luccicanti piani di lavoro della cucina? E come gli appare il cielo quando cerca ristoro dal calore dei fornelli nell’aria della sera? Per Angelo Troiani la tavolozza del cielo si frantuma come in un quadro di pittura puntinista: la luna è una miriade di candidi cubetti di pesce crudo profumati da erbe aromatiche e le fa da cornice un firmamento di girandole di mela, rincorse nella loro appetitosa costellazione da granelli di sale e carnosi meteoriti di peperone rosso. (MLB)

<< Calendario venerdì 18 novembre h. 20.00 foyer teatro Argentina: degustazione gratuita di olio Persiani
<< Colleziona le Cartoline Assaggi di Teatro con i piatti dedicati dagli chef agli spettacoli in scena al teatro di Roma
* “Le Baccanti di periferia singhiozzano e la luna brucia e urla… danzano senza sosta la festa della notte i selvaggi.” Arthur Rimbaud, Illuminazioni
Certe notti canzoni e poesie Luciano Ligabue, coreografia Mauro Bigonzetti – Fondazione Nazionale Della Danza, Compagnia Aterballetto, in collaborazione con Accademia Filarmonica Romana (teatro Argentina)

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La danza delle acciughe

Assaggi di Teatro

Ah, se il cuoco la pensasse come me!”
William Shakespeare, Molto rumore per nulla
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aforismigourmet
ricetta

Massimo Riccioli interpreta per Assaggi di Teatro Molto rumore per nulla da William Shakespeare, regia G. Lavia al ristorante
La Rosetta con…


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Spaghetti con girotondo di acciughe marinate e fritte
e finto caviale di olive e capperi

“La pesca migliore / è quando vedi il pesce tagliar l’acqua d’argento / con i suoi remi d’oro per inghiottire / avidamente l’esca traditora”… i versi rivolti a Ero dalla damigella Orsola rappresentano un’esca irresistibile per lo chef di cucina marinara Massimo Riccioli che interpreta la commedia musicale dipanando il garbuglio di amorose trame e simmetrie con un’altrettanto vivace matassa di spaghetti. Volteggiando nel piatto insieme alle alici e all’illusione di caviale creata dai coriandoli di capperi e olive nere, i vermicelli fanno esclamare “quivi s’affollano le voglie tenere, delicate…”! (MLB)

<< Calendario: Venerdì 11 dicembre 2009 dalle h. 20.15 foyer teatro Argentina: degustazione e omaggi di olio extravergine d’oliva DOP dell’az. agr. Forcella
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Molto rumore per nulla di William Shakespeare, regia Gabriele Lavia – Teatro di Roma, Compagnia Lavia-Anagni (teatro Argentina)

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Assaggi di Teatro

Cucina creativa e Teatro

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Affinità elettive

L’Arte incontra la Cucina d’autore

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Sguardi

Storie d’erranza

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Favole in tavola

Favole in versione golosa

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Aforismi gourmand

*Se t’inganno, prego el
cielo de perdere quello
che gh’ho più caro:
l’appetito.
* Arlecchino
servitor di due padroni

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Lo chef e la Luna

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I carciofi di Caravaggio

Viaggio gourmet
fra vita e opere
di Michelangelo
Merisi
detto
Caravaggio

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Articoli in abbonamento

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Pensiero di Vino

il vino mantiene
l’impronta del
legno in cui è
invecchiato

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Scaffale gourmet

il piacere
del testo goloso

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Piccoli musei

piccoli musei
grandi emozioni

 

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Miscellanea

Miscelannea di articoli e luoghi

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Asian Think

I migliori ristoranti di Cucina Asiatica contemporanea

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Chef’s anatomy

Interviste a *cuochi
e cuoche*

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Puntarelle tempestose

Roma gourmet non acquista nè consuma alcun alimento o bevanda la cui pubblicità strumentalizza il corpo delle donne, offendendone la dignità