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Pasqua e Pasquetta 2020 Delivery Menu a Roma

PASQUA e PASQUETTA 2020 Delivery Menu a Roma

I Ristoranti di Roma con cucina d’autore che in emergenza coronavirus propongono Menu di Pasqua e Pasquetta con consegna a domicilio #Restiamoacasa

[continua]

Foie gras mon amour

“Qu’il soit d’oie ou de canard, j’aimerais que le foie gras en terrine soit, plus souvent
qu’il ne l’est, fait à la maison. La recette en est simple à condition bien sûr
(et c’est vrai partout) d’avoir un foie de belle qualité qui ne rende pas trop de graisse
à la cuisson.” Paul Bocuse


Alici per i Masaniello

Nella rete dello chef Massimo Riccioli (ristorante La Rosetta) cadono gli
Spaghetti con acciughe fritte e marinate
Opulenti …ricetta
2011. Un itinerario fra i piatti ideati da chef di tutta Italia, evocativi del tricolore e delle vicende risorgimentali, per tracciare una mappa golosa dell’unità nazionale. Buon compleanno Italia!
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Tutti conoscono Antonio Masaniello, il pescatore protagonista della rivolta napoletana del 1647. Meno nota è invece una sua omonima, Antonia Masaniello, la quale sotto mentite spoglie combatte con Garibaldi per l’Unità insieme al marito. Muore di tisi a Firenze in una casa umile, ma le sue gesta arrivano in America, dove il quotidiano The Daily True Delta la definisce “An italian heroin”. (MLB)

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<< Sapori tricolori >>

ricette degli chef – pesce

Filetto di orata con tapenade di olive verdi e nere su sfoglie di patate grigliate e olio al tartufo nero, al peperoncino e al limone

ricetta dello Chef Massimo Riccioli per il ristorante La Rosetta – Roma
dedicata allo spettacolo Olio di
Marco Calvani per Assaggi di Teatro

[continua]

Ricette degli chef – pesce

Gamberi rossi al succo di arancia e Porto rosso con pomodoro, corallo di granchio e polvere di uova di aragosta, triglie
e scorfano con crema di pomodori appesi

ricetta dello Chef Massimo Riccioli per il ristorante La Rosetta – Roma
dedicata allo spettacolo L’Impresario delle Smirne di Carlo Goldoni per
Assaggi di Teatro

[continua]

La danza delle alici – gallery

“…andiamo, andiamo al banchetto…”
William Shakespeare, Molto rumore per nulla

La danza delle acciughe

Assaggi di Teatro

Ah, se il cuoco la pensasse come me!”
William Shakespeare, Molto rumore per nulla
gallery

aforismigourmet
ricetta

Massimo Riccioli interpreta per Assaggi di Teatro Molto rumore per nulla da William Shakespeare, regia G. Lavia al ristorante
La Rosetta con…


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Spaghetti con girotondo di acciughe marinate e fritte
e finto caviale di olive e capperi

“La pesca migliore / è quando vedi il pesce tagliar l’acqua d’argento / con i suoi remi d’oro per inghiottire / avidamente l’esca traditora”… i versi rivolti a Ero dalla damigella Orsola rappresentano un’esca irresistibile per lo chef di cucina marinara Massimo Riccioli che interpreta la commedia musicale dipanando il garbuglio di amorose trame e simmetrie con un’altrettanto vivace matassa di spaghetti. Volteggiando nel piatto insieme alle alici e all’illusione di caviale creata dai coriandoli di capperi e olive nere, i vermicelli fanno esclamare “quivi s’affollano le voglie tenere, delicate…”! (MLB)

<< Calendario: Venerdì 11 dicembre 2009 dalle h. 20.15 foyer teatro Argentina: degustazione e omaggi di olio extravergine d’oliva DOP dell’az. agr. Forcella
<< Colleziona le Cartoline Assaggi di Teatro con i piatti dedicati dagli chef agli spettacoli del Teatro di Roma

Molto rumore per nulla di William Shakespeare, regia Gabriele Lavia – Teatro di Roma, Compagnia Lavia-Anagni (teatro Argentina)

Assaggi di Teatro 2009-2010 è un incontro di gusto
fra Roma gourmet e Teatro di Roma
realizzato con Assessorato alle Politiche della Cultura
e della Comunicazione del Comune di Roma per i teatri Argentina e India

promotori
patrocini
main sponsor

e

sponsor

sponsor tecnici

Babayaga

Ricette degli chef – pasta

Spaghetti con acciughe fritte e marinate
e finto caviale di capperi e olive

ricetta dello Chef Massimo Riccioli per il ristorante La Rosetta – Roma
dedicata allo spettacolo Molto rumore per nulla di G. Lavia da W. Shakespeare per
Assaggi di Teatro

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Guide 2010

I locali di Roma che offrono cucina di eccellenza nei giudizi delle Guide 2010 L’espresso, Michelin, Gambero rosso.

La guida * Michelin * 2010 presentata il 24 novembre 2009 a Milano riconferma le 3 stelle a La Pergola Hotel Cavalieri Hilton, le 2 stelle a Il pagliaccio e 1 stella ad Acquolina, Imàgo dell’Hotel Hassler, Agata e Romeo, Baby dell’Hotel Aldrovandi e Mirabelle dell’Hotel Splendide Royal. Le novità dell’anno sono l’assegnazione della stella a Glass Hostaria e ad Antonello Colonna all’Open. Nel resto del Lazio le stelle Michelin brillano su Colline Ciociare (Acuto), Acquapazza (Ponza), La trota (Rivodutri), The Cesar dell’hotel La posta Vecchia (Ladispoli) e La Parolina (Acquapendente). Perde la stella Il tordo matto di Zagarolo.
La Michelin registra un certo ritorno alle origini: “giovani chef cresciuti presso chef pluristellati, rientrano nella loro regione e aprono il loro piccolo ristorante, spesso in un vecchio locale del posto. Loro in cucina e spesso le mogli in sala, propongono prodotti del territorio e di stagione, menu semplici ma preparati con prodotti di qualità.” Si sostiene poi che la guida Michelin “non dà le tendenze culinarie del domani, si limita a constatare quelle d’oggi… indipendentemente dal paese o la città che copre, non fa che riflettere la gastronomia di questo luogo… Non ci sono ricette miracolose per avere una stella, se non quella di cucinare bene per i propri clienti, farli contenti.” La guida Michelin lancia lo slogan: “le stelle sono nel piatto”, sostenendo che per le stelle varrebbe solo della qualità della cucina. “Le stelle” – si legge nel comunicato stampa – “vengono attribuite secondo 5 criteri: la qualità dei prodotti (non necessariamente prodotti costosi, ma sicuramente di qualità), il controllo delle cotture e dei sapori, quanto i piatti trasmettano la personalità dello chef, il rapporto qualità/prezzo e la regolarità nel tempo e sull’insieme della proposta di cucina”.
Su quali siano i requisiti per ottenere il riconoscimento della stella Michelin, la guida risponde “le stelle sono nel piatto, il che vuole dire che per le stelle si tiene conto soltanto della qualità della cucina. Vengono attribuite secondo 5 criteri: la qualità dei prodotti (non necessariamente prodotti costosi, ma sicuramente di qualità), il controllo delle cotture e dei sapori, quanto i piatti trasmettano la personalità dello chef, il rapporto qualità/prezzo e la regolarità nel tempo e sull’insieme della proposta di cucina. Lo stile e la qualità del servizio, ad esempio, riguardano la classificazione dei ristoranti, da uno a cinque coperti; dalla semplice trattoria al ristorante di lusso. Stelle e coperti sono indipendenti uno dall’altro. Un ristorante potrebbe avere tre stelle per la grande qualità della sua cucina ma soltanto un coperto per l’insieme e la qualità del servizio, oppure cinque coperti trattandosi di un locale lussuoso, dal servizio irreprensibile, ma soltanto una stella per la qualità della cucina.”

In base alla Guida * L’espresso * il miglior ristorante della Capitale si conferma La Pergola Hotel Cavalieri Hilton con 19/20 e 3 cappelli, seguono Il Pagliaccio e Antonello Colonna all’Open con 16.5/20 e 2 cappelli, Il Convivio Troiani e Agata e Romeo con 16/20 e 1 cappello, Imàgo, Il SanlorenzoLa Rosetta ex con 15,5/20 e 1 cappello e Baby Aldrovandi, All’oro, Glass Hostaria e Jardin de Russie con 15/20. “Il 2010 si presenta come l’anno della resa dei conti e della svolta” – sottolinea il Direttore della guida Enzo Vizzari riferendosi alla ristorazione italiana – “all’insegna di poche certezze, la prima delle quali dare la miglior qualità possibile in termini di cibo, cantina, servizio, ambiente, al minor prezzo possibile.”

Il * Gambero rosso * conferma ad Heinz Beck de La Pergola Hotel Cavalieri Hilton il punteggio di 93/100 e 3 forchette; migliora Il pagliaccio con 88 e 2 forchette ed entra in scena a Roma Antonello Colonna all’Open con 86 e 2 forchette. Confermata l’affidabilità de Il Convivio Troiani con 83 e 2 forchette, Al Ceppo e La Rosetta con 81 e 2 forchette. Seguono Baby dell’Hotel Aldrovandi, All’oro, Imàgo e Glass Hostaria con 80 e 2 forchette. 79 e 1 forchetta è il punteggio assegnato ad Acquolina, Giuda Ballerino, Al Presidente, Agata e Romeo e Il Sanlorenzo. Nell’introduzione alla guida la Roma gastronomica viene promossa a pieni voti per “la voglia di mettersi in gioco, di rompere gli schemi” e mettere sul piatto “esempi di ristorazione davvero intelligente, aperta al nuovo, in perfetta sintonia con i tempi”.

“Una cosa per me è sicura: la Michelin fa splendidamente il suo mestiere, che è quello di reclamizzare le gomme del Bibendum, poi il sistema Francia. Siamo noi italiani che, faticando a fare gruppo in senso positivo, arriviamo a sfiorare il ridicolo reclamando se altri, in questo caso la Guida Rossa, non ci riconoscono egualmente meriti che non sappiamo evidenziare con intelligenza noi per primi, come se toccasse a una struttura francese avere a cuore il Bel Paese. Perché poi?” Paolo Marchi



I migliori ristoranti di Roma nel Giudizio delle Guide 2009

I migliori ristoranti di Roma nel Giudizio delle Guide 2008

Assaggi di Teatro II edizione 2009

Incontro di gusto fra Roma gourmet e Teatro
ottobre 2009 – giugno 2010
Calendario >> Edizione 2009-2010 << Cos’è Assaggi di Teatro
Le opere del Teatro di Roma in scena al Teatro Argentina e al Teatro India sono interpretate per ASSAGGI DI TEATRO dagli chef Alfonso – Ernesto – Livia Iaccarino, Angelo Troiani, Anthony Genovese e Marion Lichtle, Davide Cianetti e Catia Sulpizi, Fabio Baldassarre, Giulio Terrinoni, Massimo Riccioli, Riccardo Di Giacinto, Salvatore Commisso e dal pasticcere Josephine Scorer.
Area stampa > comunicati stampa dell’iniziativa Assaggi di Teatro < Rassegna stampa cosa scrivono di Assaggi di Teatro i giornali e il web

Sempre nuove iniziative sono proposte agli spettatori e agli iscritti alla newsletter di Roma gourmet, dagli sconti in alcuni ristoranti e gastronomie, ai corsi di cucina sino agli omaggi gourmet degli chef, tutti da scoprire.

Promotori Patrocini
L’AUTUNNO porta la pioggia che la terra restituisce in frutti… i lamponi nel tartufo che cela il cuore di Cyrano, i funghi nel sartù di riso del non – banchetto di nozze di Filumena, le mele nella tavolozza di Certe notti, l’olio nuovo nell’illusione di caviale di Molto rumore per nulla, i porcini nelle tagliatelle intrecciate come i capelli di Pippi
Cyrano de Bergerac
regia Daniele Abbado

interpretato da
Anthony e Marion del ristorante
Il Pagliaccio
Il cuore segreto del piatto si rivela al palato alla fine, come l’amore per Rossana dell’eroe di Rostand
Festa di famiglia
da testi di Pirandello

interpretato dalla
Josephine’s bakery
Per la festa di famiglia pirandelliana, un’opera
di zucchero intensamente fragile e delicatamente solida
Filumena Marturano
da Eduardo De Filippo

interpretato da Alfonso e Ernesto Iaccarino del ristorante
Il Baby
Il sartù di riso è un anello nuzial-goloso che nel cerchio racchiude i valori familiari della condivisione e dell’unione
Pippi calzelunghe
da Astrid Lindgren

interpretato da Angelo Troiani del ristorante
Il Convivio Troiani
Una treccina di tagliatelle e gocce di olio al pomodoro confit richiamano l’amata fisionomia della bimba combinaguai
Molto rumore per nulla di Lavia da Shakespeare
interpretato da Massimo Riccioli del ristorante
La Rosetta
Il garbuglio di amorose trame e simmetrie è dipanato con una vivace matassa di spaghetti
che danzano con le alici
Certe notti
da Luciano Ligabue

interpretato da Angelo Troiani del ristorante
Il Convivio Troiani
La tavolozza del cielo
si frantuma come in un quadro puntinista: la luna è pesce crudo e le stelle girandole di mele
L’INVERNO è la stagione della rapa, del cavolo, dei legumi conservati nella dispensa per cucinare il tortino dedicato alla Piazza d’Italia… è l’argento della brina sulle biete che farciscono le Nuvole – raviolo… è la spuma dell’onda intorno alla barca che pesca gli scampi, rossi come le scene del goldoniano Impresario delle Smirne
To be or not to be
regia A. Calenda

interpretato da
Giulio Terrinoni del ristorante
Acquolina
Il quesito è sciolto con una preparazione che, reinventando con ironia un classico marinaro,
non sembra ma è
Le nuvole da Aristofane
regia di A. Latella

interpretato da
Anthony e Marion del ristorante
Il Pagliaccio
Vanno, vengono e certe volte sono… verdi, trasformate dalla fantasia del cuoco in gonfi ravioli cavalcati da gamberi
Bartleby lo scrivano
da H. Melville adatt. Daniel Pennac

interpretato da
Fabio Baldassarre
Tacchino, chele e zenzero, già protagonisti a teatro, sono assemblati fraternamente… nel sandwich d’autore
Piazza d’Italia
di M. Baliani
da Tabucchi
interpretato da Riccardo Di Giacinto del ristorante
All’oro
Il mondo arcaico contadino ispira un intenso idillio gastronomico fra tradizione e modernità
L’impresario d. Smirne di De Fusco da Goldoni
interpretato da Massimo Riccioli del ristorante
La Rosetta
Il rosso disegna spazi
e fisionomie dello spettacolo e del piatto dove tutto è purpureo: aglio, gamberi, triglie, corallo di granchio
Pippi Calzelunghe
da Astrid Lindgren
interpretato da Angelo Troiani del ristorante
Il Convivio Troiani
Una treccia di tagliatelle
e gocce di olio al pomodoro confit richiamano l’amata fisionomia della bimba combinaguai
Le signorine di Wilko da Iwaszkiewicz
interpretato da Riccardo Di Giacinto del ristorante
All’oro
Il sapore passito della memoria è racchiuso negli sferici cappellacci dove n’duja e astice risvegliano i ricordi
Shylock Mercante di V. da Shakespeare
interpretato da
Giulio Terrinoni del ristorante
Acquolina
Il trinomio oro eros esca diventa un boccone agrodolce da consumare in punta di dita e dal quale lasciarsi irretire
La PRIMAVERA risveglia gli orti dove ancora si consulta il calendario lunare per sapere quando seminare… la stessa Luna è a dialogo con Medea, maga delle erbe che nei boschi crescono accanto ai funghi, non solo porcini spugnole e finferli, ma anche sapide trombette da intrecciare agli scampi nella Danza di morte… e ogni verdura è novella e tenera, dai veli di cipolla fragili come il sussurro delle Ultime sette parole di Caravaggio, alle carote che nel ragù cuociono con pazienza: vero Oro di Napoli
Medea e la Luna da Alvaro regia di G. Cauteruccio
interpretato da
Anthony e Marion del ristorante
Il Pagliaccio
Dal bosco alla Luna con la maga, incantatrice del drago, conoscitrice di erbe, radici, funghi che nutrono e danno piacere
Danza di morte
da Strindberg

regia di G. Lavia

interpretato da
Catia e Davide Cianetti del ristorante Iolanda
La carola intreccia nella sua danza scampi, funghi e trombette di morte, in un girotondo di profumi e sapori
Le ultime 7 parole di Caravaggio di R. Cappuccio interpretato da Alfonso e Ernesto Iaccarino del ristorante Don Alfonso 1890 L’intensità delle ultime opere caravaggesche in un ritratto di cipolla che è anche una sintesi di filosofia gourmet
Olio di Marco Calvani
interpretato da Massimo Riccioli del ristorante
La Rosetta
L’olio è cibo e simbolo. Unisce e separa. Congiunge e disgiunge. Unge per far meglio scivolare…
L’oro di Napoli
di A. Pugliese

interpretato da Alfonso e Ernesto Iaccarino del ristorante Don Alfonso 1890
La pazienza è la ricchezza di Napoli e tanta ne serve anche per preparare il ragù, fra rito e tradizione
Finale di partita da Beckett regia Massimo Castri
interpretato
da Giulio Terrinoni del ristorante
Acquolina
Le ultime pedine della partita hanno il sapore del riso selvaggio e della mazzancolla
Il popolo non ha il pane? Diamogli le brioche di F. Timi
interpretato da Angelo Troiani del ristorante
Il Convivio Troiani
Un tiramisu fuori dai consueti schemi conclude l’edizione 2009-2010 di Assaggi di Teatro
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© Fotografie piatti: Roma gourmet; © Disegni 4 stagioni : Golly Bard
Assaggi di Teatro ® è un marchio registrato

 

 

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Salvo dove diversamente indicato, testi e fotografie sono di Roma-gourmet ©

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Assaggi di Teatro

Cucina creativa e Teatro

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Affinità elettive

L’Arte incontra la Cucina d’autore

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Sguardi

Storie d’erranza

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Favole in tavola

Favole in versione golosa

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Aforismi gourmand

*Se t’inganno, prego el
cielo de perdere quello
che gh’ho più caro:
l’appetito.
* Arlecchino
servitor di due padroni

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Lo chef e la Luna

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I carciofi di Caravaggio

Viaggio gourmet
fra vita e opere
di Michelangelo
Merisi
detto
Caravaggio

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Articoli in abbonamento

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Pensiero di Vino

il vino mantiene
l’impronta del
legno in cui è
invecchiato

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Scaffale gourmet

il piacere
del testo goloso

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Piccoli musei

piccoli musei
grandi emozioni

 

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Miscellanea

Miscelannea di articoli e luoghi

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Asian Think

I migliori ristoranti di Cucina Asiatica contemporanea

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Chef’s anatomy

Interviste a *cuochi
e cuoche*

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Puntarelle tempestose

Roma gourmet non acquista nè consuma alcun alimento o bevanda la cui pubblicità strumentalizza il corpo delle donne, offendendone la dignità