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I carciofi di Caravaggio – autunno 2013

[continua]

Ricette degli chef – Dolci

La (dolce) strada

dolce degli Chef Giovanni Grasso e Igor Macchia ristorante La Credenza
San Maurizio Canavese (TO)
ricetta dedicata a Hänsel e Gretel dei fratelli Grimm per “Assaggi di Teatro

[continua]

Ricette degli chef – Risotto

Risotto mantecato al salampatata, cicoria e mirtilli

ricetta della Chef Mariangela Susigan ristorante Gardenia – Caluso (TO)
dedicata a Il teatrante di Thomas Bernhard per “Assaggi di Teatro

[continua]

Dietro le quinte di… Francesco Apreda per “I carciofi di Caravaggio”

Lo chef Francesco Apreda >>
Cosa comparirà entro quei confini oro e argento porcellanati?
Lo chef Francesco Apreda prende la mira…
E intanto l’uovo riposa
e diventa tutto rosso nella sua marinatura di barbabietola, wasabi, soia, yuzu e… chi più ne ha più legga la ricetta!
Lo chef Francesco Apreda
dà un taglio netto…
all’anguilla dedicata alla “Madonna dei Palafrenieri”
Il particolare della Madonna dei Palafrenieri che ha ispirato l’anguilla Le mani sull’anguilla Anguilla: cotta alla brace, viene poi spennellata a dovere
Le misticanze sono pronte a scendere in… piatto L’uovo viene scolato dalla marinatura Sullo specchio di crema di radici si crogiola l’uovo
L’ideazione della presentazione del piatto Uovo aureolato di anguilla Collezionista delle opere di Caravaggio fu il cardinale… ->
Pioggia di misticanza sull’anguilla Caravaggio, appunti per una biografia > Ultimi ritocchi al piatto dello chef
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I carciofi di Caravaggio >>

La profondità in superficie

assaggi di teatro 20[13-14] torino

Claudio e Anna Vicina dedicano per Assaggi di Teatro a Giorni felici di Beckett… il Parfait alle spezie con cioccolato bianco e riduzione al Barolo chinato

ricetta degli chef

“Un altro giorno divino.”

< Giorni felici, Samuel Beckett

Assaggi di Teatro si ispira a Giorni felici di Samuel Beckett, con Nicoletta Braschi, regia Andrea Renzi, in scena al Teatro Gobetti di Torino

 

«Un altro giorno divino». Con questa frase pronunciata da Winnie e preceduta dal trillo di un campanello inizia il celebre dramma di Beckett. Winnie ha un’ampia borsa e tanti oggetti interessanti con i quali distrarsi: un pettine, uno spazzolino da denti, un dentifricio, un rossetto, una lima per unghie e anche un organetto. E una pistola che non userà. Winnie è felice della sua esistenza, seppure si trovi in una situazione particolarissima. È infatti immobile, sepolta in un ammasso di sabbia dal quale, nel secondo atto, emerge in superficie ormai solo la testa. Winnie, nell’impossibilità di movimento, reazione e riscatto, nella sua condizione disperata, è specchio della misera condizione umana. A lei Claudio e Anna Vicina dedicano un piatto che sembra replicare ciò che la intrappola come pure l’inno alla felicità che è diventato il suo motto. Una creazione culinaria che vuole addolcire la situazione sua – e dell’umanità intera – distraendola con i freschi profumi delle spezie portate da paesi lontani, il sapore vellutato del cioccolato bianco e quello puntuto del Barolo chinato. In un gusto che distrae, affiora, sfiora e dà significato. (MLB)

^^Il dolce di Claudio e Anna Vicina si gusta al ristorante Casa Vicina per Eataly di Torino su prenotazione (info 011.19506840) con omaggi gourmet >
ˇGli chef durante la performance ˇ

Calendario^

Indice ^

<< Altre performance di Claudio e Anna Vicina per Assaggi di Teatro >>
Fotografie piatti © Roma gourmet

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Assaggi di Teatro 2013-14 è un incontro di gusto fra Roma gourmet e Teatro
realizzato
a Torino da Roma gourmet in collaborazione con Fondazione del Teatro Stabile di Torino e con il contributo della Fondazione CRT.
Patrocini:
Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Torino, Camera di commercio di Torino.
Nell’ambito di Contemporary Art.

Ricette degli chef – Dolci

Parfait alle spezie e riduzione di barolo chinato

dolce degli Chef Claudio e Anna Vicina per il ristorante Casa Vicina per Eataly – Torino
ricetta dedicata a Giorni felici di Samuel Beckett per “Assaggi di Teatro

[continua]

I carciofi di Caravaggio


“Ho edificato il mio mondo sulle stesse basi sulle quali il divino mistero rivela Dio nel vino
e l’ho amato di vero cuore. Mi sono ritratto come Bacco e di lui ho assunto il destino:
un orgiastico smembramento selvaggio. Levo questo fragile calice e brindo a te, mio pubblico.
Il carattere è il destino dell’uomo.” dal film Caravaggio di Derek Barman

I carciofi di Caravaggio sui social network

Una sera del 1604
all’Osteria del Moro di Roma
Michelangelo Merisi
detto il Caravaggio

ordina un piatto di carciofi. Non li mangerà mai perchè
in un’accesa lite li getterà
in faccia all’oste.
Da questo vivace episodio gourmet della vita tutta luci
e ombre del saturnino artista, nasce il viaggio compiuto dal giugno 2010 a oggi
da Roma gourmet
e dagli artisti della cucina italiana nel talento intenso
e appassionato
del maestro lombardo.
Un percorso nella vita, nei luoghi e fra le opere di un artista stravagante, ombroso, irruento, ruvido, spinoso (come il carciofo). Si trova coinvolto in risse, ferisce, uccide. Lo interessano i corpi, le ombre, le luci filtrate e lo spettacolo umano degli umili,
grandi protagonisti
delle sue tele. Altre performance ideali sono quelle di Oliver Glowig, Francesco Apreda, Alfonso Iaccarino, Angelo Troiani, Anthony Genovese, Fabio Baldassarre, Giulio Terrinoni, Massimo Riccioli, Marion Lichtle, Mauro Bellotti, Pina Fassi, Sandro Serva, Riccardo Di Giacinto, Ugo Alciati e tanti altri.
“Non c’è pittura
se non c’è energia”.
Car
avaggio

^Le performance di Oliver Glowig e Francesco Apreda sono realizzate in collaborazione con Confagricoltura Torino^

< Il cardinale Scipione Borghese fu appassionato collezionista delle opere di Caravaggio
Fotografie piatti © Roma gourmet
Fotografia Veli di cipolla © Iaccarino

Triglia

La Triglia di scoglio (Mullus surmuletus Linnaeus) è un pesce appartenente alla famiglia Mullidae. È diffusa nel Mar Mediterraneo, nell’Atlantico orientale (dalla Norvegia al Senegal) e nel Mar Nero. Abita fondali rocciosi e talvolta fondali sabbiosi e fangosi coperti da vegetali, profondi al massimo 100 metri. Le acque devono avere una temperatura di 17-21 gradi centigradi, non oltre i 24-25.
Dalle estremità piccola bocca, dotata di denti solo nella parte inferiore, si diramano due appendici (barbigli) utilizzate per cercare cibo sui fondali.
La pelle ha molte sfumature di colore: il dorso è bruno-rossastro, i fianchi sono rosa arancio biancastro con tre o quattro strisce orizzontali giallo-dorate, il ventre è rosa.
La triglia di scoglio vive da sola o in gruppi ristretti; quando è giovane si ciba di piccoli crostacei, da adulta predilige piccoli organismi di fondale come molluschi, policheti, crostacei, echinodermi e anche piccoli pesci.
Il periodo riproduttivo è fra aprile e agosto. Le femmine e i maschi raggiungono la maturità a circa un anno dalla nascita, quando misurano circa 14 cm. Le uova sono sferiche, hanno un diametro di 1 millimetro circa e possono galleggiare grazie a una goccia oleosa che le avvolge.

Frammenti di un discorso gourmet

pomodoro aglio
zenzero peperoncino
fragola funghi

in primo piano: il pomodoro

Le vivande elencate solo con il nome di un ingrediente sul quale la cucina interviene con la creatività e la tecnica di cottura. Accade nel menu del ristorante newyorkese Craft dello chef Tom Colicchio. I frammenti golosi di questa pagina sono citazioni degli ingredienti usati dagli chef per creare le preparazioni presenti su Roma gourmet.

acciuga rognone affumicatura ricotta degustaz. olio

cinghiale tordo manzo Kobe timo colombaccio
stagionatura biete-coste fragola giappone trombe morti
aglio insalata mensa cucina cinese spezie
chimicasoufflè zenzero carote crostacei boccone prete
funghi olivo calorie cibi capocollo ragù
cibo-vino riso cappasanta sughero finanziera
triglia
“Non desidero una rosa a Natale più di quanto possa desiderar la neve a maggio: d’ogni cosa mi piace che maturi quand’è la sua stagione.”
William Shakespeare, Pene d’amor perdute


Il peccato in Caravaggio e l’uovo di Francesco Apreda

Il peccato della carne
Tra sinuosa anguilla e rosso d’uovo di Francesco Apreda

“Dalle opere di Caravaggio sentiamo affiorare con evidenza
un particolare dialogo fra la sacralità e l’umano.”
Dario Fo
Francesco Apreda dedica alla Madonna dei Palafrenieri di Caravaggio il Rosso d’uovo aromatico, anguilla alla brace e radici in misticanza e offre la ricetta >

Il serpente – simbolo del male – è schiacciato dal piede della Madonna aiutata dal Bambino, mentre sant’Anna osserva pensosa. La breve esposizione della tela commissionata per l’altare della compagnia dei Palafrenieri nella Basilica di San Pietro in Vaticano (subito traslocata e poco dopo acquistata dal cardinale Scipione Borghese) così come i motivi del suo rifiuto da parte dei committenti – legati forse alle floride fattezze della Vergine derivate da Lena, la modella legata all’artista, all’abito rosso sollevato in modo scomposto o alle molteplici e delicate implicazioni teologiche del soggetto – caricano di fascino la Madonna dei Palafrenieri. Ne è colpita la fantasia di Francesco Apreda che elabora una versione gourmet di peccato originale, avvinto a forme sinuose, prodotti della natura e carica simbolica del colore rosso. Nasce così il Rosso d’uovo aromatico, anguilla alla brace e radici in misticanza (da gustare al ristorante Imàgo all’Hotel Hassler di Roma dall’1 al 15 novembre 2013 con un calice di Erbaluce di Caluso Spumante Brut metodo classico San Giorgio – Cieck offerto da Confagricoltura Torino). Lo chef offre ai lettori di Roma gourmet la ricetta la cui esecuzione è visibile nel dietro le quinte realizzato nelle cucine dell’Imàgo. (MLB)

INDICE ^^ I carciofi di Caravaggio ^^

<< I motivi del rifiuto della Madonna dei Palafrenieri possono essere molti: di natura ideologica, per l’insofferenza alla visione pauperistica di Caravaggio della Chiesa o per le implicazioni teologiche di un’opera che rappresenta la sconfitta del peccato da parte della Madonna, simbolo della Chiesa cattolica, aiutata dal Bambino mentre il Luteranesimo attribuisce al solo Gesù il ruolo di Salvatore. Strana anche la posizione isolata e meditabonda di Sant’Anna, simbolo della Grazia.
<< Scipione Borghese – cardinal nipote di papa Paolo V, ammiratore e appassionato collezionista delle opere di Caravaggio – acquista la tela dalla Confraternita dei Palafrenieri il 16 giugno 1606 per soli 100 scudi
Modella della Vergine (e di altri soggetti sacri dipinti da Caravaggio) è Lena, personaggio controverso in quanto prostituta e amante dell’artista, qui ritratta con le vesti in disordine, il  seno prosperoso e scoperto, troppo sensuale per risultare gradita alla Curia >>
Dietro le quinte della performance
di Francesco Apreda per I carciofi di Caravaggio, nelle cucine del ristorante Imàgo di Roma >>
<< La Madonna dei Palafrenieri è esposta alla Galleria Borghese a Roma.  L’opera viene commissionata nell’autunno del 1605 a Caravaggio che porta a termine il lavoro l’8 aprile 1606. La tela rimane esposta nella basilica di San Pietro una sola settimana.
<< Bibliografia caravaggesca
Questa performance de I carciofi di Caravaggio è ideata e realizzata nel 2013 a Roma da Roma gourmet, in collaborazione con Confagricoltura Torino, Camera di commercio di Torino e Francesco Apreda

 

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*Se t’inganno, prego el
cielo de perdere quello
che gh’ho più caro:
l’appetito.
* Arlecchino
servitor di due padroni

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